Quel luogo scelto da molti anziani per trascorrere gli ultimi anni di vita si è trasformato in un incubo pieno di irregolarità e sporcizia.
Terribili sono i risultati delle indagini dei carabinieri dei Nas portate avanti nel periodo di Ferragosto. Le forze dell’ordine hanno fatto delle scoperte agghiaccianti su alcune case di riposo, case famiglia e comunità di alloggio.
Nel corso del periodo più caldo dell’anno, ossia nella settimana di Ferragosto, numerose sono state le indagini dei Carabinieri dei NAS portate avanti in tutte quelle strutture il cui compito è quello di offrire vitto e alloggio ad anziani e a persone meno fortunate.
Un controllo che ha portato le forze dell’ordine a scoprire ben 70 strutture irregolari. Di fronte a tale scempio i carabinieri non hanno potuto far altro che punire questi luoghi dando vita così a ben 127 sanzioni amministrative e penali per un totale di 40.000 euro di multa.
Luoghi che dovrebbero essere sicuri al 100% e puliti in ogni loro parte hanno presentato non poche violazioni, un qualcosa che in diverse situazioni avrebbe potuto mettere in serio pericolo la vita di coloro che vivono in tali luoghi.
Le violazioni che i carabinieri si sono trovati di fronte sono quelle inerenti alla mancanza di organizzazione delle strutture, ossia un numero eccessivo di anziani all’interno di un posto che avrebbe potuto contenerne molti di meno.
Ed è proprio per cercare di aggiungere quante più persone all’interno di queste case di riposo che gli anziani sono stati collocati in ambienti stretti in cui c’era ben poca assistenza medica. Si tratta di una situazione dovuta al fatto che gli operatori fossero in numero nettamente inferiore se paragonati alla quantità di anziani presenti in queste strutture.
Una situazione molto spiacevole quella in cui si sono trovati a vivere numerosi ospiti di tali strutture. Ne sanno qualcosa coloro che hanno assistito ad una vicenda avvenuta a Udine. Infatti, i Nas di questo luogo hanno denunciato un’operatrice di una casa di riposo.
Il motivo? Pare che la donna abbia provocato molte lesioni nei confronti di un 91enne nel momento in cui non si trovava nel pieno delle sue facoltà in quanto era evidentemente ubriaca.
Inoltre, le indagini sono andate avanti ed hanno analizzato attentamente anche i pasti proposti ai vari ospiti delle strutture. Ciò che due RSA della provincia di Pavia hanno scoperto è un qualcosa di altamente disgustoso. Sembra infatti che nelle cucine delle strutture del posto siano state addirittura trovate delle blatte insieme ad altri animali infestanti.
Di fronte a strutture sovraffollate e cucine sporche, i carabinieri dei NAS non hanno potuto far altro che procedere con la sospensione di ben 14 strutture.
Si tratta di luoghi per nulla organizzati dove mancava ogni cosa necessaria per fare in modo che gli ospiti vivessero in tranquillità. Luoghi in cui non era presente nessun tipo di igiene.
Ed è proprio per questo motivo che gli anziani che alloggiavano in tali posti sono stati trasferiti nelle famiglie di origine oppure in strutture in regola in cui poter avere tutto il supporto e soprattutto, vivere in modo dignitoso negli ultimi anni della propria vita.
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