Continuano i controlli nelle Rsa e l’ultimo riguarda una residenza per anziani a Vomero, trovata in condizioni critiche.
Dal punto di vista igienico-sanitario non rispettava assolutamente le normative né condizioni minimamente accettabili per gli ospiti, che fra l’altro sono anche molto vulnerabili dal punto di vista del sistema immunitario. Il personale di queste strutture dovrebbe prendersi cura degli anziani invece spesso vengono registrate negligenze di ogni tipo ma anche altri tipo di reati. Vediamo cosa è successo nel corso dell’ultima operazione delle forze dell’ordine.
Controlli in Rsa a Vomero, pessime condizioni di igiene
Nell’ambito dei controlli dei Nas, è importantissima l’attività svolta all’interno delle Rsa perché prima di tutte, queste strutture dovrebbero garantire un ambiente quasi asettico dove i fragili ospiti oltre ad essere accuditi con amore devono vivere in sicurezza e non nella paura di contrarre malattie.
Il loro sistema immunitario è molto fragile e delicato ed è inaccettabile che una struttura adibita alla loro cura presenti condizioni come quella di Vomero, analizzata dalle autorità sanitarie in queste ore. La residenza per anziani versava in condizioni pessime nelle cucine e negli altri ambienti, come i bagni. Pulizia pari a 0 e accumulo di sporcizia, questo a contraddistinguere una Rsa di Napoli.
I carabinieri della compagnia del Vomero si sono occupati del sopralluogo insieme ai colleghi del Nas e del Nil. I primi si occupano del profilo igienico-sanitario mentre i secondi, di verificare i contratti di lavoro e in effetti oltre alle mancanze igieniche sono state riscontrate anche delle irregolarità per quanto riguarda la posizione dei dipendenti. Questi lavoravano senza un regolare contratto, dunque in nero.
Questo si aggiunge ai reati contestati alla struttura, infatti mentre gli accertamenti dell’Asl hanno portato al rilevamento di carenze igieniche e sanitarie importanti, quelli dei carabinieri del Nil hanno verificato la presenza di 5 operatori socio sanitari in assenza di regolare assunzione.
La conseguenza chiaramente è stata la sospensione dell’attività e il trasferimento degli ospiti in altre Rsa della zona. I controlli sono stati effettuati ieri e si sono focalizzati non nella struttura del Vomero, dove sono state rilevate le condizioni peggiori, ma anche in un’altra a Chiaia, comune poco vicino, in cui sono stati contestati altri reati.
Maltrattamenti nell’Rsa di Chiaia
I controlli nella struttura per anziani di Chiaia hanno evidenziato maltrattamenti ricorrenti verso gli ospiti e 7 persone sono state tratte in arresto. Parliamo di 7 Oss che dovevano prendersi cura degli anziani, invece li sottoponevano a minacce e aggressioni.
Le accuse sono di maltrattamenti continuati e pluriaggravati. La struttura in corso Vittorio Emanuele che doveva essere adibita alla cura e al riposo, era diventata un luogo di dolore. La Procura di Napoli ha evidenziato tramite le indagini, che gli anziani vivevano in condizioni al limite dell’umano e venivano giornalmente vessati e aggrediti. Si era quindi instaurato un clima di terrore e purtroppo non siamo nuovi a notizie del genere.
I fatti sono venuti alla luce grazie a intercettazioni ambientali che poi hanno consentito di procedere a vario titolo. Fra le vittime anche una paziente centenaria, che ogni giorno veniva umiliata da coloro a cui invece i familiari affidano queste persone per consentirgli di terminare la loro vita in serenità e ricevendo le cure migliori.
Violenza fisica e psicologica, questo usavano gli Oss arrestati per farsi rispettare, inoltre sono stati messi in atto comportamenti di immotivata crudeltà come l’indifferenza rispetto agli elementari bisogni di assistenza verso gli anziani, tutti di età compresa fra gli 80 e i 100 anni.
Gli indagati sono ora nelle carceri di Pozzuoli e Poggioreale, invece quelli con la posizione meno grave sono stati posti ai domiciliari. Addirittura 3 di queste persone percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza nonostante lavorassero il regola nella Rsa.