Tasso di positività al 7,6%, curva dei contagi in salita e terapie intensive ogni giorno più piene: lo scenario che si profila all’orizzonte preoccupa la comunità scientifica che lancia l’allarme al nuovo esecutivo. Così, a pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm, il governo Draghi si prepara ad adottare ulteriori misure, sempre più drastiche e severe, per arginare la nuova ondata di contagi. A preoccupare sono le mutazioni del virus che, nelle ultime settimane, si stanno diffondendo più rapidamente di quanto non riesca a fare la campagna vaccinale che, tra ritardi e contrattazioni, procede a rilento, soprattutto in alcune aree del Paese.
Niente è ancora ufficiale, ma si prospettano nuove misure in arrivo. Dopo il calo fisiologico dei contagi registrato nel corso del weekend, il governo Draghi aspetta dati più aggiornati che arriveranno tra domani e mercoledì per decidere quali misure prendere. Ad ogni modo, pare che il presidente del Consiglio Mario Draghi sia determinato ad accelerare il processo decisionale, tanto da aver convocato per oggi pomeriggio la cabina di regia politica.
Parteciperanno al vertice di oggi i ministri Speranza, Gelmini, Giorgetti, Patuanelli, Franceschini e Bonetti e il sottosegretario Garofoli, che delineeranno la situazione insieme agli esperti del Comitato Tecnico Scientifico. L’obiettivo è quello di procedere a un attento monitoraggio della situazione nazionale, per decidere se l’andamento della curva epidemiologica richieda nuove misure di contenimento.
Alla base del nuovo Dpcm, in vigore da sabato scorso al prossimo 6 aprile, c’è la decisione di Draghi di delegare a Regioni e sindaci la responsabilità di adottare, di volta in volta, misure più restrittive. Ma, dal momento che il virus non accenna a rallentare la sua corsa, la necessità di uniformare le regole e rafforzare le misure nazionali diventa una possibilità sempre più concreta. La nuova stretta potrebbe prevedere lockdown generalizzato nei weekend e la possibilità di far scattare automaticamente la zona rossa con il parametro dei 250 casi su 100.000 persone.
“Mi aspetto che l’impatto delle varianti possa far crescere ancora la curva“, ha detto il ministro Roberto Speranza ospite da Lucia Annunziata. Sulla base dell’ultimo monitoraggio, altre regioni potranno passare in zona rossa e ulteriori misure potranno essere adottate. L’idea è che il divieto di circolazione, ora fissato dalle 22 alle 5, possa essere anticipato di due o tre ore, e che un lockdown generalizzato possa essere imposto nei fine settimana.
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