Corea del Nord, Kim continua a lanciare provocazioni ai sudcoreani che assieme agli Usa valutano la situazione.
Gli Stati Uniti ritengono inaccettabile l’escalation dimostrativa di Kim Jong-un e la Corea del Sud non intende accettare altre minacce. Una situazione delicata dove l’esercito nordcoreano continua a mostrare la sua potenza sempre più vicino ai confini sudcoreani.
Le provocazioni di Kim nei confronti della Corea del Sud non si placano. L’esercito nordcoreano ha lanciato altri tre missili di cui due a corto raggio mentre l’ultimo è stato a lungo raggio.
Seul non può più accettare questa minaccia continua e la situazione sta prendendo una piega decisamente tesa.
Nella giornata di ieri la Corea del Nord ha lanciato ben 23 missili contro il Sud che ha risposto con la stessa moneta. L’incremento significativo di ieri, unito ai lanci degli scorsi giorni, ha preoccupato molto anche il Giappone dove in alcune zone sono scattati nuovamente gli allarmi aerei.
Sembra che il missile a lungo raggio lanciato dai nordcoreani abbia fatto scattare il sistema di allarme nonostante non abbia avuto esito positivo. Ciò significa che la testata si è probabilmente staccata ed è precipitata in mare ma i frammenti che derivano dal guasto hanno comunque allertato il sistema di difesa nipponico.
L’esercito nordcoreano ha riferito: “Il lancio di un missile intercontinentale da parte della Corea del Nord si è probabilmente concluso con un fallimento”.
Kim Jong-un continua la provocazione e vuole essere riconosciuto come potenza nucleare. In questi casi, nonostante pochissimi lanci abbiano fallito, test ripetuti potrebbero causare un incidente che trasformerebbe gli attriti attuali in un reale conflitto militare.
Intanto Tokio ha protestato ufficialmente per questo comportamento ritenuto pericoloso e fuori controllo.
Ma chi si è subito affiancato alla Corea del Sud sono gli Usa, che proprio nei giorni scorsi hanno iniziato un’esercitazione congiunta che ha per l’appunto fatto scaturire la dura reazione del leader nordcoreano.
Le provocazioni della Corea del Nord e di Kim non sono soltanto indirizzate ai nemici del Sud, bensì anche ai loro alleati Usa. Tra le due nazioni il rapporto è conflittuale e gli Stati Uniti sono stati chiari nello spiegare che sono accanto alla Corea del Sud e la difenderanno ad ogni costo.
Poche ore dopo il lancio degli ultimi missili l’aeronautica miliare sudcoreana ha affermato: “Le forze aeree congiunte hanno deciso di prolungare l’esercitazione Vigilant Storm, iniziata il 31 ottobre, in relazione alle recenti provocazioni del Nord”.
Questo sicuramente porterà altra provocazione da Kim ma sia gli Usa che i sudcoreani non possono abbassare la guardia, anzi devono essere pronti ad ogni evenienza.
Gli Usa ritengono inaccettabile il comportamento della Corea del Nord e chiedono che vengano introdotte sanzioni per i ripetuti test, ma ancora nulla di fatto. Dalla parte di Kim troviamo Cina e Russia che sicuramente si opporrebbero.
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