La Corea del nord sta intensificando ulteriormente i suoi lanci missilistici verso il Mar del Giappone e la tensione rimane altissima. Oltre al malcontento internazionale riguardo ai test ripetuti, ora sorge anche la questione degli aiuti di Pyongyang ai mercenari della Wagner in Ucraina.
Kim Jong-un sta continuando le provocazioni nei confronti della Corea del Sud e Seul che quest’oggi ha effettuato l’ennesimo lancio di un missile balistico a corto raggio nel Mar orientale. Si tratta di una provocazione che rischia di generare l’errore che scatenerebbe la scintilla di innesco per un conflitto. Da un lato vediamo Pyongyang continuare la sua presa di posizione per dimostrare di essere alla pari, perlomeno a livello militare, delle altre potenze mondiali mentre dall’altra troviamo Seul che si spalleggia con gli Stati Uniti e, per chiarire la propria prontezza, ha attuato esercitazioni congiunte con l’esercito degli Stati Uniti in modo da far comprendere al leader nordcoreano quanto si ha supportato da altri Stati in questa vicenda, dato che si ritrova suo malgrado protagonista.
Il leader nordcoreano negli ultimi mesi ha effettuato un numero elevatissimo di test missilistici e Seul teme che si stia preparando ad un test nucleare. Kim Jong-un ha proclamato a settembre la Corea del Nord potenza nucleare e da quel giorno il suo scopo è dimostrare alle potenze internazionali che può competere con loro.
La sua furia dimostrativa si è concentrata con gli storici rivali della Corea del Sud e Seul e stato costretto a rispondere con la stessa moneta. Ma la paura più grande è quella di un possibile errore, dato il quantitativo dei test effettuati, che andrebbe a scatenare un conflitto internazionale. I sudcoreani sono in questo momento al fianco degli Stati Uniti, che hanno preso posizione nella accostarsi a Seul in caso di attacco da parte di Kim.
Nel momento in cui la Corea del Nord ha cominciato i test, il rapporto tra il leader sudcoreano e Washington è andato via via rafforzandosi. Questo perché gli Usa e Pyongyang sono noti rivali e perciò le provocazioni del nord sono rivolte anche agli Stati che si sono schierati con Jong-un. Una situazione delicata che sta mettendo in allarme l’intero globo dato che una nuova guerra vorrebbe dire ulteriore crisi economica mondiale con tutte le dinamiche che si innescano. Il chiaro esempio è quello del conflitto in Ucraina che stiamo vivendo attualmente.
Kim Jong-un ha chiaramente rivelato più volte che, più Seul e Washington stringono i rapporti, e più l’ostilità cresce e con lei anche i test missilistici. Si tratta del 36esimo lancio di un missile balistico, negli ultimissimi mesi. Non ha provocato soltanto con questi test di prova ma, nei confronti della Corea del Sud, i nordcoreani hanno osato molto di più. Più di una volta è stato violato il confine marittimo e varie volte è anche stati superato il confine intracoreano aereo della zona cuscinetto.
Il governo sudcoreano ha dovuto allertare le truppe aeree e l’allerta è sempre altissima. Anche il Giappone ha manifestato il suo malcontento, dato che i missili sorvolano lo spazio aereo nipponico e hanno fatto scattare più volte l’allerta aerea. Sembra però che non interessi alla Corea del Nord ma anzi è proprio quello che vuole, aizzare il nervosismo e incrinare i rapporti internazionali.
Anche la sorella del capo di stato ha mandato un chiaro messaggio nei giorni scorsi avvisando del fatto che chi non crede nella potenza nordcoreana avrà modo di ricredersi a breve. Emerge ora che la Nord Corea avrebbe inviato aiuti alla squadra di mercenari Wagner impegnata nella guerra in Ucraina.
La Corea del Nord ha dalla sua parte data la linea politica anti occidente anche la Cina e la Russia. Nonostante Xi Jinping abbia chiesto a Kim Jong-un di regolarsi e utilizzare presenza in merito ai test missilistici, non ha mai davvero imposto un reale stop al leader nordcoreano. Con la Russia il rapporto è ancora differente e sembra che l’odio verso Stati Uniti e Occidente renda più profondo il rapporto collaborativo e di cooperazione.
Gli Stati Uniti giovedì hanno dichiarato ufficialmente che che la Corea del Nord ha fornito armi al gruppo Wagner, il gruppo di mercenari guidati da Prigozhin che Putin ha assoldato anche per la guerra in Ucraina. L’invio di armi ai militari Wagner e quindi alla Russia per il conflitto in atto in territorio ucraino è considerata una violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Onu.
Ciò comporterebbe ulteriori sanzioni verso il governo il gruppo Wagner, che in realtà sono già arrivate ma non hanno avuto l’effetto sperato dalle nazioni europee. Il capo di stato nordcoreano Jong-un ha rifiutato le accuse del portavoce del Consiglio Nazionale di Sicurezza della Casa Bianca ma anche le autorità del britanniche hanno rivelato di avere le stesse informazioni riguardanti la fornitura di armi per l’Ucraina alla Wagner.
Prigozhin ha rifiutato le accuse affermando che si tratta di speculazioni e diffamazione appositamente studiata per screditare la Corea del Nord e il gruppo Wagner. Kirby ha inoltre affermato che, per quanto riguarda la squadra di mercenari, si stima che i militari addestrati in missione in Ucraina siamo dai 20mila fino ai 50mila e che vengano spesi 100mila dollari mensili per l’operazione in Ucraina.
Una situazione delicata che va ad intensificare il legame tra Putin e Kim Jong-un ma che allo stesso tempo allinea le idee occidentali nei confronti di Russia e Corea del Nord. I cui leader si mostrano imprevedibili e pronti a confrontarsi con le nazioni occidentali anche militarmente. Questo preoccupa molto l’Occidente che sta monitorando attentamente la situazioni e soprattutto le future intenzioni.
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