La Corea del Nord ha lanciato due missili balistici nel mare orientale del Giappone. A comunicarlo le forze armate di Seul. Dalle prime indiscrezioni diramate dall’emittente televisiva pubblica giapponese Nhk, i missili sono atterrati fuori dalla zona economica esclusiva.
Secondo fonti comunicate dall’agenzia di stampa coreana, Yonhap, i test sono avvenuti in una distanza temporale di 50 minuti circa l’uno dall’altro.
Sono stati lanciati due missili balistici dalla Corea del Nord verso il mare del Giappone. Dalle prime indiscrezioni sono atterrati fuori dalla zona economica esclusiva e i test sono avvenuti a circa 50 minuti di distanza l’uno dall’altro.
Nel corso dell’anno che sta per concludersi, questi non sono stati gli unici missili a essere lanciati. Nel corso degli ultimi 12 mesi si stima che il regime di Pyongyang abbia lanciato in totale 35 missili, solamente 16 nel periodo tra settembre e novembre.
“L’esercito sudcoreano ha rafforzato le nostre attività di monitoraggio e sorveglianza e ha mantenuto una posizione di piena prontezza in stretta collaborazione con gli usa”.
Queste sono state le dichiarazioni dello Stato maggiore congiunto all’agenzia di stampa coreana Yonhap. Il timore degli Stati Uniti, così come anche dall’agenzia internazionale per l’energia atomica, è che il primo test nucleare di Pyongyang possa arrivare molto presto.
L’ultimo test di un missile balistico nella Corea del Nord era stato effettuato il 18 novembre. A distanza di un mese esatto sono stati lanciati gli ultimi due, salendo a quota 35 missili lanciati nel corso dell’anno in corso.
Gli ultimi due test effettuati giovedì, a distanza di 50 minuti l’uno dall’altro, si tratterebbe di un motore a combustibile solido ad alta spinta. Secondo le agenzie di stampa, in futuro potrebbe consentire lanci più rapidi.
La Corea del Nord ha lanciato i due missili balistici nel mare del Giappone in risposta alle esercitazioni militari congiunte tra la Corea del Sud e gli Stati Uniti. Una reazione, quindi, all’adozione da parte delle Nazioni Unite di una risoluzione sui Diritti Umani della Corea del Nord, e all’adozione da parte del Giappone di una strategia di sicurezza che assicuri la capacità di contrattacco alle basi nemiche.
Inoltre, questi ultimi due lanci, coincide con l’anniversario della morte di Kim Jong, scomparso 11 anni fa, ex leader nordcoreano e padre di Kim Jong Un.
Questo nuovo test, arriva in un momento in cui la situazione nella penisola nordcoreana è abbastanza tesa, dopo che il regime di Pyongyang ha lanciato test vietati dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu.
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