La Corea del Nord ha lanciato ben due missili balistici nel Mar del Giappone. A renderlo noto è stato lo Stato maggiore sudcoreano.
Il gesto di deterrenza nucleare messo in atto dalla Corea del Nord è strettamente collegato con l’inizio delle esercitazioni militari tra Corea del Sud e Stati Uniti. Queste, infatti, vengono viste da Kim Jong-Un come un potenziale attacco al proprio territorio.
La Corea del Nord lancia due missili balistici nel Mar del Giappone
La Corea del Nord ha lanciato due missili balistici nel Mar del Giappone. Lo comunica lo Stato maggiore sudcoreano. Si tratta del settimo lancio da parte dell’esercito nordcoreano in quest’anno. Questo a causa dell’inizio delle “Freedom Shield”, operazioni di esercitazione congiunta tra Usa e Corea del Sud.
Dunque la messa in atto della deterrenza nucleare da parte di Kim Jong-Hun è scaturita dal fatto che le esercitazioni “Freedom Shield” sono viste dai nordcoreani come un potenziale attacco al proprio territorio. Per questo infatti, la Corea del Nord ha affermato di voler dare “una risposta senza precedenti” a questi atti militari.
L’ultima volta che i due alleati effettuarono esercitazioni di questo tipo fu a novembre. Di risposta, l’esercito nordcoreano lanciò circa 30 missili di diverso tipo in soli 3 giorni, tra questi anche uno con gittata intercontinentale.
Kim Jong-Un in occasione della parata militare per celebrare i 90 anni dalla fondazione dell’Esercito rivoluzionario del popolo coreano, svoltasi ieri a Pyongyang, ha affermato che la Corea del Nord rafforzerà le sue capacità nucleari.
“Continueremo a prendere provvedimenti per rafforzare e sviluppare le capacità nicleari della nostra nazione a un ritmo più veloce”.
Ha affermato ieri Kim Jong-Un.
L’operazione “Freedom Shield”
Stati Uniti e Corea del Sud hanno dato inizio alle operazioni di esercitazione congiunta domenica scorsa. I due paesi le hanno denominate con il nome in codice di Freedom Shield.
Si tratta di simulazioni di un potenziale attacco di Kim Jong-Un, nei confronti della Corea del Sud.
Queste si basano su simulazioni al computer della durata di 11 giorni. I due eserciti alleati le svolgeranno senza interruzioni nel fine settimana, dando vita alla serie di manovre più lunga mai condotta.
Inoltre nei prossimi giorni dovrebbe prendere parte alle esercitazioni anche una portaerei statunitense a propulsione nucleare.