La Corea del Nord sta proseguendo nel programma di sviluppo militare e nucleare, nonostante le numerose ammonizioni e sanzioni ricevute. Emerge, dalle ultime notizie ufficiali, che è stato testato un motore a combustibile solido, che verrà impiegato per armi di nuova generazione e completamente innovative. Il tutto ovviamente sotto l’osservazione del capo di Stato Kim Jong-un.
Il capo di Stato nordcoreano ha destato la preoccupazione internazionale con numerosi e ripetuti test missilistici, sia a lungo che a corto raggio. Nonostante le autorità internazionali abbiano chiesto ufficialmente di dialogare per poter arrivare a un accordo, che garantisca la sicurezza globale, il leader ha continuato imperterrito a sfidare l’occidente ma soprattutto la, storica rivale, Corea del Sud. Oggi ha annunciato di aver preso parte a un nuovo progetto, ovvero un motore che utilizza un propellente solido e che rivoluzionerà l’idea di arma.
La Corea del Nord porta avanti un progetto ambizioso che riguarda lo sviluppo nucleare e militare avanzato, che ha destato molta preoccupazione nel governo di Seul ma anche nelle nazioni occidentali. Un’escalation dimostrativa compiuta tramite missili balistici, sia a corto che a lungo raggio, hanno attirato l’attenzione globale e soprattutto allertato i capi di Stato in quanto, con test così ravvicinati, il rischio di un incidente è molto elevato.
Un incidente vorrebbe dire innescare un conflitto che, come sostengono media ed esperti di politica, è proprio ciò che vorrebbe il leader nord coreano Kim Jong-un. I numerosi test effettuati, negli ultimi mesi, hanno fatto scattare più volte l’allarme aereo in Giappone e il governo nipponico ha più volte avvisato la Nord Corea che un incidente provocherebbe un conflitto armato.
La situazione e il contrasto tra Corea del Nord e del Sud è invece su un altro livello e si è spinta anche oltre rispetto ai test missilistici. Kim non ha soltanto utilizzato i missili per far comprendere la potenza militare nordcoreana, ma ha più volte superato i confini cuscinetto con la Corea del Sud obbligando le truppe militari di Seul all’azione. Questo è successo sia via mare che per via aerea e le continue provocazioni dei nordcoreani hanno triplicato il malcontento al sud.
Quando Seul ha deciso di attuare esercitazioni congiunte con Washington, la situazione si è deteriorata ulteriormente e i lanci missilistici della Nord Corea sono aumentati esponenzialmente. L’alleanza tra Usa e Sud Corea è malvista dal leader nordcoreano, che vede come estremamente ostili gli Stati Uniti.
Già da diverso tempo la comunità internazionale e gli Stati Uniti in prima linea, hanno cercato di convincere Kim Jong-un a stoppare il programma di sviluppo nucleare. Nella prima parte del mese di settembre, il leader ha proclamato la Corea del nord potenza nucleare e ci tiene a dimostrare che può competere con le grandi. Le ammonizioni e le sanzioni che stanno arrivando e sono già arrivate al Nord Corea sembrano non toccare minimamente il capo di Stato.
L’Unione Europea ha sanzionato, nell’ultima settimana, otto individui e quattro entità compreso il ministero dell’industria missilistica della Corea del Nord. Con l’accusa di aver finanziato e sostenuto il progetto nucleare di Pyongyang. Gli Stati Uniti hanno iniziato a mettere sanzioni dall’inizio di dicembre e inizialmente contro tre membri del partito dei lavoratori della Corea del Nord ovvero Jon Il Ho, Yu Jin e Kim Su Gil, sanzionati poi anche dall’Unione Europea.
Anche il Giappone ha deciso di schierarsi al fianco della Corea del Sud e degli Usa per contrastare la possibile minaccia nucleare nordcoreana. I paesi del G7 hanno organizzato, di recente, numerosi incontri per parlare dei lanci missilistici della Nord Corea e sul pericolo internazionale che nasce da questi test ma con idee differenti in merito al da farsi. Nonostante la maggior parte dei membri abbiano dimostrato e quasi all’unanimità interesse nel fermare le provocazioni di Kim Kim Jong-un, due importanti Stati membri con possibilità di veto, si sono opposti alle decisioni prese dai membri favorevoli. Si tratta di Cina e Russia.
L’ambasciatrice statunitense, che opera all’Onu, Linda Thomas-Greenfield ha affermato che nuove sanzioni non possono essere emesse le a causa: “è semplice: due membri con potere di veto – Cina e Russia – stanno abilitando e incoraggiando la Corea del Nord”.
Nonostante ciò il progetto di sviluppo militare e nucleare continua e il nuovo test effettuato, come dichiarato dalla stesse autorità nordcoreane, è ampiamente riuscito e porta il processo di sviluppo a un livello innovativo e rivoluzionario senza precedenti.
Testato motore a combustibile solido per nuova arma
I media di stato nordcoreani hanno annunciato che le forze militari della Corea del Nord hanno testato un motore a combustibile solido che ha l’intenzione di attuare una rivoluzione nel mercato delle armi e che andrà ad inserirsi in una nuova arma in progetto. Il motore definito ‘ad alta spinta” è alimentato da propellente solido e il risultato del test è stato ottimo.
Come di consueto Kim Jong-un ha presenziato e supervisionato alla prova, superata ampiamente, di questo nuovo motore che cambierà e rinnoverà la produzione missilistica.
I razzi a propulsione liquida sono molto complicati da usare e serve moltissimo tempo per prepararli al lancio, ma sono oltretutto anche più facili da invidiare per il nemico a causa della loro lentezza.
Una notizia che farà sicuramente tremare le potenze occidentali e che, se sviluppata bene, può dare un vantaggio consistente all’esercito della Corea del Nord. I media locali mostrano il leader nordcoreano che segue il test al Sohae Satellite Launch Ground e sorride mentre dal motore fuoriesce la fiammata gialla. È poi immortalato inoltre con il fumo bianco alle spalle dopo la conclusione del test e il sorriso sul volto.
Una preoccupazione in più che alimenterà la tensione internazionale, già presente da tempo, e che sicuramente verrà discussa e affrontata a breve. Le provocazioni del leader della Corea del Nord stanno effettivamente riscuotendo il successo da lui sperato e hanno aizzato il nervosismo internazionale, che è già precario a causa degli eventi legati al conflitto in Ucraina.
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