Corea del Sud, Giappone e Usa hanno effettuato nuove esercitazioni congiunte

Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti hanno deciso di attuare un’esercitazione militare congiunta, focalizzata alla difesa missilistica navale per essere pronte in caso di “minacce nucleari e missilistiche” della Corea del Nord. L’esercitazione è stata avviata dopo che Kim Jong un ha lanciato un missile balistico intercontinentale, proseguendo cosi con le provocazioni che vanno avanti ormai da mesi.

L’esercitazione ha avuto luogo nelle acque internazionali tra la Giappone e Sud Corea e ha visto anche la presenza di diversi cacciatorpediniere.

La marina sudcoreana ha dichiarato che l’obiettivo dell’esercitazione era quello di migliorare la capacità di difesa missilistica e la cooperazione tra i tre paesi alleati, in risposta alle crescenti minacce nucleari e missilistiche della Corea del Nord.

Pyongyang ha continuato a sviluppare e testare armi nucleari e missilistiche, nonostante le sanzioni internazionali e le pressioni diplomatiche.

Esercitazioni militari congiunte tra Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti

Come riportato da un ufficiale della marina, l’esercitazione congiunta di difesa missilistica navale tra Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti si è concentrata sulla pratica delle procedure per rilevare e tracciare un bersaglio balistico simulato al computer e condividere le relative informazioni.

L’operazione è stata condotta in risposta alle crescenti minacce nucleari e missilistiche della Corea del Nord, che ha lanciato mercoledì il suo ultimo missile Hwasong-18, al largo della sua costa orientale. Pyongyang ha descritto questo test come il nucleo della sua forza d’attacco nucleare, sottolineando che si trattava di unforte avvertimento pratico” per i suoi avversari.

La comunità internazionale ha condannato il programma nucleare e missilistico della Corea del Nord e ha imposto sanzioni economiche e politiche per cercare di limitare la sua capacità militare. Ma nonostante ciò la Corea del Nord ha continuato a sviluppare e testare armi nucleari e missilistiche, senza curarsi degli ammonimenti internazionali.

Il lancio è stato attuato in risposta alle accese lamentele della Corea del Nord nei giorni scorsi, che rivelato della presenza di velivoli spia Usa in ricognizione sulle acque rientrano nella zona economica nordcoreana.

Questo è stato alimentato, a sua volta, dalla visita in Corea del Sud da parte di un sottomarino missilistico da crociera a propulsione nucleare statunitense.

Seul, Tokyo e Washington hanno criticato la scelta di utilizzare l’ICBM e hanno precisato che si tratta di unachiara e flagrante violazione” delle risoluzioni emanate del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Secondo le tre Nazioni tutto ciò è: “una grave minaccia per la pace e la stabilità nella penisola coreana e oltre”.

Il lancio del missile Hwasong-18 della Corea del Nord ha fatto seguito, come sopra citato, alle lamentele del Paese riguardo ai sorvoli di aerei spia statunitensi nelle sue acque territoriali e alla visita di un sottomarino missilistico da crociera a propulsione nucleare statunitense in Corea del Sud. La Corea del Nord ha condannato queste azioni e ha promesso di reagire e pertanto ha quindi attuato il lancio del missile.

La Corea del Sud ha spesso dichiarato il suo timore e la profonda preoccupazione non solo per il programma nucleare nordcoreano ma anche per un possibile attacco di Kim Jong un.

Il programma nucleare e missilistico della Corea del Nord è considerato una grave minaccia alla sicurezza regionale e globale e richiede una risposta coordinata ed efficace della comunità internazionale.

La marina sudcoreana ha dichiarato che le esercitazioni congiunte di difesa missilistica navale tra Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti hanno permesso di migliorare le capacità di risposta contro i missili balistici e migliorare la cooperazione, in materia di sicurezza tra le tre nazioni.

Gli Stati Uniti e i loro alleati asiatici, inclusa la Corea del Sud e il Giappone, hanno lavorato per migliorare il sistema di condivisione delle informazioni sui missili della Corea del Nord, al fine di migliorare la loro capacità di difesa contro le eventuali minacce missilistiche provenienti dal Paese.

Sebbene la Corea del Sud e il Giappone siano indipendentemente collegati ai sistemi radar statunitensi, non sono ancora collegati tra di loro. La cooperazione trilaterale tra Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti è essenziale per affrontare le minacce provenienti dalla Corea del Nord e migliorare la sicurezza regionale.

Perché gli Usa aumentano la presenza nella zona dell’Indo-Pacifico

Gli Usa hanno iniziato ormai da mesi un percorso di avvicinamento alla zona dell’indo pacifico con lo scopo di aumentare la propria presenza e assicurare la stabilità della regione, a loro avviso minacciata su vari fronti.

Come sopra citato, la Corea del nord ha ripetutamente effettuato esercitazioni militari e lanci di missili balistici anche a lungo raggio sviluppando sempre più una tecnologia avanzata cercando di imporsi come potenza nucleare.

L’astio tra Kim Jong un e l’occidente è noto così come la disputa tra nord e sud Corea che vengono supportate per l’appunto da Washington.

Truppe sudcoreane
Truppe sudcoreane – Nanopress.it

Oltre alle autorità nordcoreane preoccupa la crescente presenza e le continue dimostrazioni di forza da parte della Cina nei confronti di Taiwan.

Pechino ha precisato più volte, negli ultimi mesi, che si tratta di una questione strettamente privata e interna allo Stato e qualcosa di indiscutibile dato che, nonostante la Cina abbia permesso a Taipei di autogovernarsi e di avere normative differenti da quelle della terraferma, ciò non significa che possa accettare di vedere il territorio come uno stato indipendente , dato che ritiene che sia una provincia ribelle ma appartenente alla sovranità territoriale cinese.

Sempre più spesso Pechino mostra a Taiwan la propria capacità militare compiendo esercitazioni e incursioni intorno all’isola e, secondo gli esperti,ciò potrebbe indicare che presto potrebbe avvenire la tanto temuta riunificazione.

Gli Usa descrivono e giustificano la loro presenza come una sorta di aiuto nei confronti delle autorità di Taipei, Pechino ovviamente rifiuta questa teoria e ha spesso dichiarato che si tratta di una manovra per screditare la Cina e mettere in difficoltà l’intera regione.

La tensione è crescente nella regione dell’Indo Pacifico preoccupa profondamente la comunità internazionale che vuole evitare ad ogni costo un’escalation di violenza che potrebbe rappresentare la scintilla per un conflitto globale, in un momento di crisi estremamente profonda e radicata che è sta colpendo la comunità globale che andrebbe soltanto a peggiorare  Le condizioni della popolazione locale e di quella internazionale aggiungendosi alle problematiche concreta e profonda del preciso momento storico in cui ci troviamo.

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