Il gup di Ancona Paola Moscaroli ha condannato tutti e 6 gli imputati per la strage nella discoteca ‘Lanterna Azzurra‘ di Corinaldo avvenuta nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018. Gli imputati avevano spruzzato spray al peperoncino nel locale molto affollato pieno di fan del rapper Sfera Ebbasta, per rubare portafogli e borse ai presenti, approfittando della calca. Nel fuggi fuggi generale dovuto al panico avevano perso la vita 5 adolescenti e una madre di 39 anni che aveva accompagnato i figli in discoteca.
Le pene vanno da un minimo di 10 anni e 5 mesi ad un massimo si 12 anni e 4 mesi. A confermarlo è l’avvocato Massimiliano Belli, che insieme all’avocato Gaetano Insolera rappresenta la Regione Marche, che si è costituta parte civile.
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“La sentenza ha confermato l’impianto accusatorio della Procura, ad eccezione di un capo d’imputazione, l’associazione per delinquere“. Lo ha sottolineato il procuratore di Ancona, Monica Garulli,
“La Procura della Repubblica prende atto della decisione del giudice e si riserva di valutare le motivazioni della sentenza quando saranno depositate”, ha aggiunto il procuratore Garulli rispondendo a giornalisti e telecamere.
“Mi sembra doveroso sottolineare come grazie all’impegno degli inquirenti e degli investigatori ci sia stata una celere risposta da parte dello Stato. La sentenza è intervenuta ad un anno e mezzo di distanza dai fatti che si sono verificati a Corinaldo l’8 dicembre 2018. Fatti in occasione dei quali hanno perso la vita dei giovani e una madre ai cui familiari comunque la Procura rivolge il proprio pensiero”, ha concluso.
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Sei condanne per la ‘banda dello spray’, ad altrettanti giovani del Modenese che seminarono il panico la sera tra il 7 e l’8 dicembre 2018 nella discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, gremita per l’esibizione di Sfera Ebbasta.
Il loro intento era commettere furti utilizzando spray al peperoncino ma nella calca generata dal panico morirono cinque adolescenti e una madre 39enne. La Procura aveva chiesto pene comprese tra 16 e 18 anni di carcere ma l’accusa di associazione per delinquere non è stata riconosciuta. La sentenza è stata emessa in abbreviato dal gup Paola Moscaroli. Confermati l’omicidio preterintenzionale, rapine, furti con strappo e lesioni personali. Cade l’accusa associativa.
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Le pena più alta a Ugo Di Puorto e Raffaele Mormone (12 anni e 4 mesi). Le altre condanne, riportate da Ansa, sono: 11 anni e 6 mesi ad Andrea Cavallari, 11 anni e 2 mesi a Moez Akari, 10 anni e 11 mesi a Souhaib Haddada e 10 anni e 5 mesi a Badr Amouiyah.
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