[didascalia fornitore=”altro”]La foto postata dalla signora del cornetto incriminato /Facebook[/didascalia]
Un caso ancora tutto da chiarire quello del cornetto Bauli con una blatta cotta all’interno. Il caso era nato su Facebook dopo la pubblicazione della foto della brioche contestata da parte di una signora di Casal di Principe, in provincia di Caserta. A trovarlo era stato il figlio ventenne che stava facendo colazione a casa sua: al primo morso, ha girato il cornetto e ha visto l’animale morto nell’impasto, sentendosi male al pensiero di aver mangiato la brioche, come ha spiegato la madre in un video pubblicato su Youtube. Nessun problema di salute per il ragazzo dunque, ma il fatto è stato comunque segnalato ai Nas di Caserta che stanno eseguendo gli accertamenti del caso, come conferma la signora. Al momento Bauli ha chiarito che non c’è alcun riscontro certo e che, in ogni caso, rimane a disposizione delle autorità e del cliente.
La denuncia della signora aveva fatto esplodere il caso sui social e il post è stato condiviso oltre 82mila volte, richiamando l’attenzione di Bauli che ha invitato la signora a contattare il servizio clienti dal profilo Instagram. In tanti le hanno chiesto il numero del lotto del prodotto, in modo da poterlo confrontare, ma brioche, incarto singolo e confezione sono stati ritirati dai Nas di Caserta dopo la denuncia.
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Al momento non risulta che alcun lotto di cornetti Bauli sia stato ritirato: sul sito ufficiale del Ministero della Salute, unica fonte ufficiale a cui fare riferimento in materia di sicurezza alimentare, non risultano ritiri o segnalazione che riguardano l’azienda veronese.
“Attualmente, non c’è stato nessun ritiro di prodotto dagli scaffali e non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione da parte degli enti di controllo ufficiale preposti”, conferma Bauli in un comunicato stampa. “In generale, però, è giusto evidenziare che la sicurezza del consumatore è una priorità assoluta dell’azienda. Bauli da sempre si prende cura dei propri consumatori”, prosegue la nota.
Rimane da spiegare come sia stato possibile che una blatta sia finita all’interno di un cornetto, sigillato singolarmente e venduto in confezione multipla sigillata: la signora confermata che al momento dell’acquisto tutto era perfettamente chiuso.
“Ogni anno vengono effettuati da Bauli migliaia e migliaia di controlli tra materie prime e prodotti finiti per attestare che questi ultimi abbiano tutte le carte in regola”, continua l’azienda italiana che produce e confeziona i suoi prodotti negli stabilimenti di Castel d’Azzano, Orsago e Romanengo.
“Bauli sta seguendo con la massima attenzione la vicenda di Caserta ed è a completa disposizione delle autorità competenti per chiarire i fatti che, al momento, non permettono di avere chiarezza sull’accaduto”, conclude la nota.
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