Tempo di primi bilanci. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in un video postato sulla propria pagina Facebook e riportato su Twitter, ha fatto il punto della situazione sui contagi da coronavirus nelle scuole italiane dopo aver concluso un incontro con l’Istituto Superiore di Sanità e il Comitato Tecnico Scientifico (Cts). “Dalle prime valutazioni è emerso che, ad oggi, la scuola non ha avuto un impatto sull’aumento dei contagi generali, se non in modo residuale“, il suo commento. La notizia arriva dopo che nella giornata di ieri si è celebrata la “giornata mondiale degli insegnanti“.
Azzolina: “Casi sporadici, contratti fuori da scuola”
Numeri alla mano, il totale dei contagi da coronavirus nelle scuole italiane sembra essere sotto controllo. “Per la precisione nelle prime due settimane di scuola, dal 14 settembre, il personale docente che risulta contagiato è lo 0,047% del totale, il personale Ata è lo 0,059% mentre per gli studenti il numero è ancora più basso con lo 0,021%. Restiamo molto prudenti ma, al momento, i dati sono positivi e questo ovviamente è confortante per tutti“, ha evidenziato Azzolina.
In conclusione, la ministra dell’Istruzione ha elogiato il sistema scolastico italiano. “Come rilevato anche dagli esperti, i contagi da Coronavirus nelle scuole sono casi sporadici e, per lo più, contratti fuori da scuola“, ha aggiunto.
E ancora: “Il sistema scolastico ha iniziato in sicurezza e sta tenendo perché si è attrezzato, con grande sacrificio di chi ogni giorno ci lavora o ci studia e delle famiglie. Ma la convinzione di tutti è che serva molta più prudenza per tutte le fasi e le attività extrascolastiche“.
Coronavirus e scuola: Locatelli e Speranza
Solo qualche giorno fa il presidente del Consiglio Superiore di Sanità e membro del Comitato Tecnico Scientifico (Cts), Franco Locatelli, aveva manifestato un cauto ottimismo in riferimento al numero dei contagi in relazione al rientro a scuola degli studenti. “Credo che la scuola non stia ancora impattando sul numero di contagi. È passato poco tempo dall’apertura e comunque ci sono misure stringenti e percorsi attenti per garantire la sicurezza sia di chi ci lavora sia di chi ci va. Non ho la sfera di cristallo ma, a mio giudizio, alla fine la partita giocata negli istituti avrà un risultato largamente positivo“.
Grande attenzione sul tema scuola anche da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite nella trasmissione Ora o mai più di Rai 3: “Le cose importanti in questo momento sono il lavoro degli ospedali e dei sanitari e l’attenzione alle nostre scuole, che sono un punto fondamentale di ripartenza del Paese. Vogliamo tenere le scuole aperte. Finora nelle scuole si sono registrati un migliaio di casi ma è del tutto evidente che ce ne saranno molti altri nelle prossime settimane. Proveremo a essere il più veloci possibile“.