“La pandemia di coronavirus finirà nel 2022“. Ne è sicuro il fondatore di Microsoft e della Bill & Melinda Gates Foundation, Bill Gates, che ha parlato dell’emergenza sanitaria nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa. Il miliardario si è detto “pessimista su come sarà il prossimo autunno“, evidenziando come “se non avremo interventi di rilievo, il numero dei morti, anche negli USA, tornerà ai livelli della primavera scorsa“.
Secondo Gates “la buona notizia è che esistono diversi vaccini promettenti, che potrebbero ricevere l’autorizzazione all’uso di emergenza dalla Fda o dalla Mhra entro la fine dell’anno. Se i vaccini saranno efficaci, il prossimo anno si riuscirà a contenere il numero dei morti, e nel 2022 la pandemia finirà“.
Nell’intervista, il fondatore di Microsoft ha chiarito come gli USA “siano contraddittori. In termini di ricerca, hanno dato più soldi di tutti gli altri Paesi messi insieme, mentre per la produzione nei Paesi poveri non si sono mossi.”
In conclusione, Bill Gates ha criticato aspramente la gestione dell’emergenza da parte di Donald Trump: “L’amministrazione non collabora con l’OMS. Lo considero un errore. Quando la pandemia sarà finita, gli USA dovranno fare un esame approfondito per capire come prepararsi alla prossima“.
Fin da subito, Bill Gates si è messo in prima linea nella lotta contro il Coronavirus. La sua fondazione ha finanziato un progetto per distribuire dei kit a domicilio per effettuare il tampone nasale agli abitanti di Seattle, l’epicentro statunitense del contagio.
Le fasi del progetto sono due: la prima basata sul tampone nasale e la seconda sulla compilazione di un questionario online – per chi risulta positivo – che rileva i movimenti e permette di identificare le persone entrate in contatto con i soggetti positivi.
Il programma della Gates Fondation utilizza le risorse del Seattle Flu Study, finanziato dalla stessa fondazione, che esegue test a domicilio per la normale influenza, ogni anno.
L’obiettivo di Bill Gates è semplice: effettuare il tampone a casa significa evitare di rivolgersi al medico di fiducia o di recarsi in un pronto soccorso, aumentando la possibilità di infettarsi o di infettare altre persone. In questo modo non si andrebbe a sovraccaricare ulteriormente il sistema sanitario americano.
“Nonostante l’enormità dei dati da elaborare, questo progetto ha un grosso potenziale per invertire la tendenza dell’epidemia“, assicura il miliardario statunitense.
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