Continua a salire la curva dei contagi, che oggi supera la soglia dei 16mila nuovi casi. Sono 16.079 i nuovi contagi registrati oggi, 22 ottobre, dal Ministero della Salute, con 170.392 tamponi effettuati, in confronto ai 15.199 nuovi casi di ieri su 177.848 persone esaminate. In aumento anche i decessi con 136 vittime (+9), ieri erano state 127.
Come ogni giorno, andiamo però a valutare il rapporto tra casi positivi e tamponi, che oggi, 22 ottobre, si attesta nuovamente al 9,4%. Lo stesso dato di quattro giorni fa, ma anche il numero più alto di questa seconda ondata.
La pressione sui reparti di terapia intensiva si fa sempre più forte e preoccupante. In terapia intensiva sono ricoverate 992 persone, quindi 66 in più di ieri, mentre quelli ricoverati con sintomi sono 9.694, quindi 637 persone in più rispetto a ieri. Oggi, 22 ottobre, in isolamento domiciliare ci sono 158.616 pazienti (+13.157).
“Nonostante una lieve riduzione registrata negli ultimi due giorni, il trend settimanale è di forte crescita e la dimostrazione è che nell’arco di una settimana è quasi raddoppiato“, ha detto Giorgio Sestili, fisico e fondatore della pagina Facebook “Coronavirus – Dati e analisi scientifiche“. E aggiunge: “Anche per questo parametro abbiamo un tempo di raddoppio vicino ai sette giorni“.
Per comprendere l’aumento esponenziale dei casi, è sufficiente confrontare i dati di oggi, 22 ottobre, con quelli del 30 settembre. A fine settembre in terapia intensiva c’erano 280 persone, oggi son 992. I ricoverati con sintomi erano 3.047, oggi sono 9.694. Il 30 settembre ci furono 1.851 nuovi positivi, oggi 16.079.
Anche oggi la Lombardia si conferma al primo posto per numero di contagi con 4.125 nuovi casi. Seguita da Piemonte con 1.550 nuovi contagi, Campania con 1.541 riscontri, Veneto con 1.325, Lazio con 1.251 nuovi contagi e poi la Toscana, anch’essa con più di mille nuovi casi. La regione meno colpita oggi è il Molise con 28 nuovi casi su 696 tamponi eseguiti.
Dopo i 4.126 nuovi positivi di ieri, registrati in Lombardia, di cui oltre 1.800 soltanto a Milano, l’infettivologo Massimo Galli lancia l’allarme: “Stiamo per avere la battaglia di Milano. L’altra volta fu evitata grazie alla relativa tempestività del lockdown“. Adesso, come ha detto anche il sindaco meneghino, Giuseppe Sala, “c’è una forte suscettibilità al contagio, dovuta alla grande circolazione di persone che c’è in città“.
In Italia, dall’inizio della pandemia a oggi, le persone positive al Covid-19, compresi guariti e deceduti, sono 465.726. Le vittime sono, in totale, 36.968. I guariti, nelle ultime 24 ore, sono 2.082, per un totale di 259.456. I ricoverati con sintomi sono 9.694 (+637).
Sale a 182 il bilancio dei medici morti in Italia durante l’epidemia di Covid-19. A riferirlo è la Fnomceo, Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, che aggiunge all’elenco delle vittime il nome di Salvatore Arena, endocrinologo dell’ospedale “Umberto I” di Siracusa, deceduto a luglio.
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