Cresce ulteriormente il numero dei nuovi casi di Coronavirus in Italia: secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, sono 5.372 nelle ultime 24 ore, ieri invece erano stati 4.458. Il tutto a fronte di 129.471 tamponi effettuati. Oggi sono stati registrati 28 decessi e torna a crescere anche l’indice di trasmissibilità (Rt) a 1,06.
Il bollettino sul coronavirus di oggi, 9 ottobre, non smentisce l’allerta per la crescita dei contagi segnalata nei giorni scorsi. La situazione potrebbe portare il Governo a prendere una decisione in merito alle ipotesi di nuove restrizioni.
Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, ha infatti dichiarato che “limiti di spostamento tra regioni non sono esclusi“. Alcuni Paesi avrebbero già imposto la chiusura di bar, caffè e ristoranti per prevenire, o tamponare, la seconda ondata. Secondo l’Oms siamo a un nuovo record di contagi: livello globale i positivi sono 338.779, di cui 96.996 solo in Europa.
La regione con il maggior numero di casi torna ad essere la Lombardia con 983 nuovi positivi, seguono Campania con 769 e Veneto con 595. Il Molise è quella che ne registra meno (11), ma nessuna regione è a zero nuovi casi. Negli ultimi 10 giorni, in quasi tutte le Province si sono verificati nuovi focolai attivi: oggi sono 3.805 (+1.181). Il 77,6% è scoppiato in ambito domiciliare e solo il 2,5% in quello scolastico.
L’Istituto superiore di Sanità e il ministero della Salute hanno monitorato l’indice di trasmissibilità del virus nel periodo dal 28 settembre al 4 ottobre, rilevando per la decima settimana consecutiva un’accelerazione. Si evidenzia una criticità significativa dal momento che, con un indice Rt a 1,06 come è quello attuale, il carico sui servizi sanitari territoriali può diventare problematico.
Nelle terapie intensive i pazienti ricoverati sono 29 in più rispetto a ieri, portando il totale a 387. 65.637 italiani sono in isolamento presso il proprio domicilio, mentre sono guarite da Covid-19 o sono state dimesse 1.186 persone.
“Mantenere l’attenzione sulle misure già introdotte per prevenire la trasmissione intra-scolastica, come lo screening, la rilevazione della temperatura giornaliera da parte delle famiglie e le procedure per la gestione di casi sospetti sintomatici in ambito scolastico” continua ad essere il diktat degli esperti.
Per l’Istituto superiore di sanità è “essenziale evitare eventi ed iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati ed è obbligatorio adottare con consapevolezza comportamenti individuali rigorosi al fine di limitare il rischio di trasmissione per evitare un ulteriore e più rapido peggioramento dell’epidemia“.
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