L’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, intervistato da Il Messaggero, si è detto molto preoccupato dall’andamento dell’epidemia Covid-19 nel nostro Paese. L’andamento dei contagi nel Lazio, ha spiegato, sta mettendo a dura prova gli ospedali della Regione: “Il sistema ospedaliero non può resistere. Ciò che ha fatto la Lombardia, lo dovremo fare in tutta Italia“.
D’Amato: il modello Lombardo per tutta Italia
D’Amato è convinto che le misure proposte dal presidente Attilio Fontana per la Regione Lombardia, che prevedono anche il coprifuoco dalle 23.00 alle 5.00, andrebbero applicate su tutto il territorio. “A mio avviso la Lombardia adotta un provvedimento che andrebbe adottato in tutta Italia”. Con D’Amato è d’accordo anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ieri ha annunciato la chiusura delle attività alle ore 23 a partire già da questo venerdì.
Secondo D’Amato c’è una “sottovalutazione” inspiegabile dell’emergenza Covid
“C’è una sottovalutazione di quanto sta avvenendo, e tutto questo è preoccupante“, spiega l’assessore. Sottolinea poi D’Amato che esiste altresì “una ipocrisia di fondo” nella gestione della giunta leghista: “Il giorno prima ci sono state spinte della Lega perché nel Dpcm non vi fossero delle limitazioni troppo stringenti, il giorno dopo la più importante Regione governata dalla Lega, ha deciso di istituire il coprifuoco“.
Questa situazione ci porterà al lock down per Natale
“Se continua questa tendenza alto che il lock down a Natale di cui ha parlato il professor Andrea Crisanti“, ha chiarito Alessio D’Amato. L’indice di contagio Rt nella capitale è di 1,2, ma si è deciso di procedere comunque la chiusura degli istituti superiori e le università, che potranno continuare le lezioni solo in remoto (ad esclusione degli studenti del primo anno).
Intensificati i reparti di terapia intensiva del Lazio
Secondo i dati odierni del Ministero della Sanità il Lazio oggi registra 1219 nuovi casi e 16 decessi, undici in più rispetto a ieri. Su 1226 ricoveri, 129 sono in terapia intensiva. Negli ospedali della regione sono stati creati 2913 nuovi posti letto Covid, 552 in terapia intensiva, ma la situazione continua a preoccupare. “Queste sono le giornate più difficili, occorre rigore e rispetto del distanziamento”, ha chiarito D’Amato, che però aggiunge: “Ci aspettiamo un incremento del valore RT soprattutto nelle province, Roma sta tenendo. La rete ospedaliera è entrata nella settima fase, programmati a regime circa 3.000 posti riservati a Covid“.