In Europa il Coronavirus continua a fare paura. A pagare il conto più salato, in questo momento, sono soprattutto Francia e Spagna. Oltralpe sono stati registrati 16.096 nuovi positivi in sole 24 ore, ma anche il numero di pazienti in rianimazione è allarmante: ieri hanno sfiorato quota 1000, con 52 decessi in un giorno. In Francia, i morti per Coronavirus dall’inizio della pandemia sono 31.524.
Jean Castex, il primo ministro francese, ha dichiarato di non escludere l’ipotesi di un secondo lockdown: “Non si gioca con un’epidemia”, ha affermato nel corso di un’intervista rilasciata al canale televisivo France 2. Per Castex sarà necessaria una “responsabilità collettiva”, per ridurre al minimo il numero dei contagi.
La situazione sanitaria è assai preoccupante anche in Spagna. Per la prima volta, infatti, uno stato dell’Unione Europea supera i 700mila casi totali. Un allarme lanciato da Salvador Illa, il ministro della Salute spagnolo, precisando che giovedì il numero degli spagnoli ad aver contratto il Coronavirus dall’inizio della pandemia è di 704.209. Nella giornata di ieri sono stati registrati oltre 130 decessi, che hanno portato il totale delle vittime dall’inizio della pandemia a quota 31.118.
Stella Kyriakides, la Commissaria europea alla Salute, a tal proposito ha dichiarato che “la situazione del Covid-19 in alcuni Stati dell’Ue è anche peggiore del picco di marzo, questo è molto preoccupante. E significa che le misure di controllo adottate non sono state abbastanza efficaci o non sono state applicate, o non sono state seguite come avrebbero dovuto. Questo è chiaramente sottolineato nella valutazione del rischio che viene presentato dall’Ecdc (European center for disease and control)”.
Coronavirus: le proteste francesi contro la chiusura dei bar e ristoranti
Come detto, il Coronavirus continua a propagarsi in Francia. Nella giornata di ieri, nelle piazze francesi sono state inscenate diverse proteste contro il nuovo giro di vite del Governo. La sindaca di Marsiglia, Michèle Rubirola, insieme con il Comune di Parigi si è scagliata contro la chiusura di bar e ristoranti. Rubirola ha spiegato di aver appreso la notizia “con stupore e rabbia. Si tratta di una decisione per la quale il Comune di Marsiglia non è stato consultato. Nulla della situazione sanitaria giustifica questo annuncio”, le sue parole pubblicate su Twitter.
Per il primo Vicesindaco della capitale, Emmanuel Grégoire, la chiusura anticipata di bar e ristoranti rappresenta vero e proprio “rischio economico immenso”. Di parere opposto, invece, è il Primo Ministro Castex, che ha richiamato tutti a una prova di responsabilità, non escludendo, addirittura, lo spettro di un nuovo lockdown. “Se non agiamo, potremmo trovarci in una situazione vicina a quella primaverile. E questo potrebbe significare un riconfinamento, se la situazione dovesse aggravarsi ancora”, le parole di Jean Castex. L’obiettivo dell’esecutivo è evitare la saturazione degli ospedali, in particolare le unità di terapia intensiva.