Israele ha registrato un nuovo record negativo di contagi da Coronavirus: 8.919 nelle ultime 24 ore. A dirlo è il Ministero della Salute di Tel Aviv. Dati che preoccupano il governo israeliano visto che arrivano dopo quasi due settimane di lockdown.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha approvato un prolungamento del lockdown fino al 14 ottobre, avvertendo che le misure restrittive potrebbero, però, proseguire anche oltre questa data. Le sanzioni saranno di 500 shekel (circa 120 euro) per tutti coloro che violeranno le disposizioni delle autorità in occasione del Sukkot, una delle più importanti festività della religione ebraica.
In totale i casi confermati sono 248.133. I decessi hanno raggiunto la quota totale di 1.571 – dall’inizio della pandemia – con 43 morti in un solo giorno.
Coronavirus in Israele: situazione preoccupante
La notizia del record di casi giornalieri arriva con poca distanza dall’ultimo dato preoccupante diffuso dal Ministero della Salute israeliano, ovvero quello che il paese ha superato gli Stati Uniti nel rapporto tra il numero di morti con Coronavirus e il numero di abitanti.
Israele ha deciso di blindarsi ancora più fermamente, dichiarando uno “stato di emergenza speciale” contro la seconda ondata di Coronavirus, che dilaga nel Paese da settimane. L’aeroporto di Ben-Gurion ha previsto la chiusura totale per due settimane, fino al 14 ottobre: i cittadini potranno uscire solo per l’acquisto dei prodotti essenziali, con la possibilità di allontanarsi massimo di 1 chilometro dalla propria abitazione.
In base a quanto riporta il Gerusalem Post: “Il Governo ha aggiunto restrizioni agli incontri per i Giorni di Sukkah, la Festa del Raccolto secondo la tradizione ebraica, che inizia venerdì al tramonto: sarà vietato ospitare nel proprio sukkah membri di altre famiglie. La distanza interpersonale, nei raduni all’aperto con massimo 20 persone, dovrà essere di almeno due metri. Le forze dell’ordine rafforzeranno i controlli ed è atteso un inasprimento generale delle sanzioni“.
Il Ministro della Difesa, Benny Gantz, ha dichiarato che al momento “c’è bisogno di un rinvio delle manifestazioni per fermare la diffusione del Coronavirus”.
Gantz ha aggiunto: “Il blocco nazionale potrebbe rimanere in vigore per molte altre settimane. Il Paese ha revocato le restrizioni troppo rapidamente a maggio, con conseguente ripresa dei contagi. L’exit strategy sarà lenta e graduale e potrebbe durare sei mesi o un anno“.