La comunità autonoma di Madrid ha deciso di estendere ad altre otto zone le misure di lockdown per controllare la diffusione del Coronavirus, coinvolgendo oltre un milione di persone.
Lo ha annunciato il Vice Ministro della Salute di Madrid, Antonio Zapatero, nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che ”è consigliabile lavorare da casa, nel rispetto del distanziamento sociale. Vogliamo fermare la diffusione del virus’‘. Ha inoltre spiegato che saranno 1.125.000 i cittadini interessati dalle nuove restrizioni.
Durante la conferenza stampa, il Ministro della Salute spagnolo, Salvador Illa, ha dichiarato che ”in questo momento la responsabilità delle misure da adottare spetta chiaramente alla comunità di Madrid”.
E ancora: “Un esercizio di trasparenza per l’opinione pubblica è quello di agire, sempre con costruttivo spirito di lealtà, con l’obiettivo di prendere il controllo dell’epidemia“. Riferendosi alla decisione di estendere il lockdown, Illa ha aggiunto: “La maggior parte delle comunità sta facendo un buon lavoro e sta adottando misure appropriate. Ci sembra che queste siano le misure minime che devono essere messe in atto per avere il controllo della pandemia“.
Coronavirus: a Madrid e in Spagna la situazione è preoccupante
In Spagna il bilancio dei morti da Coronavirus è preoccupante: nella giornata di ieri sono stati segnalati altri 130 decessi, che hanno portato il totale delle vittime dall’inizio della pandemia a 31.118. I contagi sono saliti a quota 704.209, un record tristemente negativo in Europa.
Paolo Bonanni, epidemiologo e Professore ordinario di Igiene all’Università di Firenze, ha commentato così la situazione spagnola: “La situazione della Spagna è preoccupante. Speriamo che riescano a porre sotto controllo la nuova ondata, ma la vera differenza la si può fare quando si è ancora nella fase in cui siamo attualmente in Italia. Nel nostro Paese i comportamenti preventivi con le tre semplici regole – distanziamento sociale, uso della mascherina e il lavaggio frequente della mani – sono ben radicati nella popolazione. Dobbiamo tenere duro nei prossimi mesi, fino all’arrivo di un vaccino efficace, per prevenire le complicanze e le infezioni“.
Il quotidiano El Pais, sull’impressionante incidenza del Coronavirus a Madrid, ha dichiarato: “A Madrid c’è stata un’evidente anomalia rispetto alle altre comunità. In molte di esse ci sono stati seri problemi, come in Aragona o in Catalogna, ma lì le decisioni di confinamento parziale o locale sono state prese molto rapidamente, poiché i presidenti delle comunità prestavano attenzione ai consiglieri e alle squadre tecniche“.