I casi di Coronavirus negli Stati Uniti hanno superato quota 7,5 milioni: lo riporta la Johns Hopkins University, secondo cui il Paese conta ad oggi 7.500.964 contagi, inclusi 210.886 decessi.
Il focolaio di Coronavirus alla Casa Bianca avrebbe potuto essere evitato ed è la prova che la pandemia non è una bufala. Lo ha detto ieri, secondo quanto riporta la Cnn, l’immunologo membro della task force dell’amministrazione Usa contro il Covid-19, Anthony Fauci.
“Date un’occhiata a quello che è successo questa settimana alla Casa Bianca. Questa è una realtà. E ogni giorno che passa spuntano sempre più persone infette”, ha constatato Fauci parlando agli studenti dell’American University. “Non è una bufala. È una situazione spiacevole quando vediamo cose del genere, perché avrebbe potuto essere evitata”.
Per rispondere alla domanda di uno studente che gli chiedeva come far ricredere parenti e amici scettici nei confronti della pandemia, Fauci ha detto: “In questo momento abbiamo 210.000 persone che sono morte e 7,3 milioni di persone che sono state infettate. A livello globale, ci sono oltre un milione di persone che sono morte. Questa non è una bufala“.
E poi ha ancora ribadito: “Non si può dire che le persone in tutto il mondo e gli alleati americani stiano mentendo e definendola una bufala: è la realtà”.
Trump minimizza la pericolosità del virus
Intanto, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in isolamento alla Casa Bianca dopo aver contratto il virus ed essere stato ricoverato qualche giorno in ospedale, ha usato i social per affermare che il Coronavirus è meno letale dell’influenza.
“La stagione dell’influenza sta arrivando – ha scritto – Molte persone ogni anno, qualche volta oltre centomila, e nonostante il vaccino, muoiono per l’influenza. Stiamo chiudendo il nostro Paese? No, abbiamo imparato a conviverci, come stiamo imparando a fare con il Covid, che nella maggior parte delle popolazione è molto meno letale.”
Coronavirus, Facebook rimuove il post del presidente degli Stati Uniti
Facebook ha prontamente rimosso il post del presidente degli Stati Uniti. Il portavoce del social media, Andy Stone, ha spiegato che il post è stato rimosso perché violava le regole imposte per limitare la disinformazione sul Coronavirus.
Successivamente anche Twitter ha censurato quanto postato dal presidente degli Stati Uniti, avvertendo gli utenti della “diffusione di informazioni fuorvianti e potenzialmente dannose”.
La Cnn ha tempestivamente pubblicato un fact checking per smentire quanto affermato dal presidente Donald Trump, sottolineando che le vittime del Coronavirus negli Stati Uniti, oltre 210mila persone, sono un numero superiore rispetto a quello delle vittime americane dell’influenza degli ultimi cinque anni.