Sono 386 i nuovi contagi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia e non 382 come riferito in un primo momento. Il dato ha subito una modifica per un errore comunicato dall’Emilia Romagna. Delle tre vittime registrate, dato più basso dall’inizio dell’emergenza, due sono state in Emilia Romagna e una in Lazio. È quanto emerge dai dati comunicati giornalmente dal ministero della Salute. I casi totali sono 247.158 dall’inizio della pandemia. Gli attualmente positivi sono 12.230, cioè 386 in meno rispetto ai 12.616 di ieri.
In Lombardia, in provincia di Brescia diverse persone rientrate in Italia dai Paesi di origine come Bangladesh, Pakistan, Egitto e Brasile sono state accertate come positive. Nel Mantovano un focolaio è scoppiato nel macello e in un vicino salumificio con oltre 50 contagi da coronavirus.
In Veneto si registra un focolaio a Jesolo, probabilmente scoppiato dentro a un centro di preghiera islamico. A Padova una badante di rientro dalla Moldavia ha contagiato almeno dieci persone. A Vicenza si è sviluppato un cluster in seguito al ritorno in Italia di un uomo serbo malato e poi deceduto. A Treviso preoccupa la situazione visti i numeri. Sono oltre 130 i tamponi risultati positivi effettuati nell’ex caserma Serena.
In Piemonte, a Saluzzo, in provincia di Cuneo, è emerso un focolaio con oltre 20 contagiati quasi tutti asintomatici. A Rovereto, in Trentino è stato circoscritto un cluster con decine di contagiati.
A Savona, in Liguria, i positivi sono oltre 70 di cui 60 clienti di un ristorante o loro contatti e diversi dipendenti. Fra i nuovi casi c’è, in Liguria, anche un neonato, in provincia di La Spezia. In Toscana un focolaio si è sviluppato nella zona del Mugello con 10 positivi e oltre 170 i contatti stretti sottoposti a obbligo di quarantena. Nel Lazio si registrano nuovi contagi da coronavirus ma sono circoscritti e quasi tutti provenienti dall’estero. In Molise alcuni nuovi contagi sarebbero attribuibili ai rientri di persone da Venezuela e Serbia
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In Campania sono segnalati due piccoli focolai: uno nel campo di extracomunitari sul Litorale Domizio, l’altro nel Cilento, in provincia di Salerno. In Calabria si ha notizia di un focolaio a Cosenza con oltre 20 casi, mentre il cluster di Palmi è stato dichiarato sotto controllo.
E in Sicilia preoccupa un possibile focolaio a Oliveri, in provincia di Messina, dove sono cinque i casi di contagi da coronavirus confermati. È poi scattato l’allarme a Nicosia, in provincia di Enna, dopo che un invitato a un matrimonio del 26 luglio è risultato positivo al coronavirus: circa 90 persone che avevano partecipato all’evento sono state messe in quarantena. Dopo la festa l’uomo era rientrato in Germania, dove lavora, ed è lì che è risultato positivo.
I dati settimanali elaborati dalla Fondazione Gimbe (indipendente) mostrano, dal 22 al 28 luglio che i contagi sono aumentati del 23,3% (da 1.408 a 1.736) e, quanto alla distribuzione geografica, il 53% dei casi attivi si concentra in Lombardia.
Aumentano anche i guariti e dimessi, che in un giorno sono quasi triplicati, registrando un aumento di 765 persone. Un forte incremento di guariti si è registrato in Lombardia (+616), dove nelle ultime 24 ore non sono stati registrati decessi per coronavirus.
I casi di Covid-19 nel mondo hanno superato quota 17 milioni e 667 mila morti. Il Paese più colpito restano gli Stati Uniti con una media, nelle ultime 24 ore, di circa una vittima al minuto, per un totale di oltre 151 mila decessi dall’inizio della pandemia. Segue il Brasile con 2,5 milioni di casi. Qui, sono risultati positivi al Covid-19 anche la moglie di Bolsonaro, e il ministro della Scienza e della Tecnologia Marcos Pontes, quinto membro infettato del gabinetto del presidente Jair Bolsonaro, già risultato positivo nelle scorse settimane.
La curva dei contagi è tornata a crescere anche in Europa, con in testa Spagna e Germania. Il paese iberico ha superato per il secondo giorno consecutivo i mille infetti, con 1.229 contagi confermati in 24 ore, mentre Berlino si è fermata a quota 900. Nella comunità autonoma di Madrid è entrato in vigore l’obbligo delle mascherine anche all’aperto. Una misura già in atto nelle altre regioni, ma che nella capitale si era limitata agli spazi chiusi. Ora anche chi vorrà prendersi un caffè in terrazza o passeggiare all’aperto dovrà usare le mascherine. La pandemia accelera anche in Polonia e Romania che hanno registrato un record assoluto di infetti nelle ultime 24 ore.
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