Sebbene in questa fase l’attenzione del governo si sia principalmente e giustamente focalizzata sull’emergenza strettamente sanitaria provocata dall’arrivo del coronavirus in Italia, e dunque sul contenimento dei contagi all’interno delle zone rosse con la predisposizione di quarantene e rigorose misure di prevenzione, in queste ore a destare preoccupazione sono anche le ricadute economiche che il coronavirus avrà sull’economia del Paese, in particolare su uno dei suoi settori trainanti, il turismo. A causa dell’elevato numero di contagi registrati nella penisola, infatti, nelle ultime ore si sta assistendo ad un preoccupante crollo delle prenotazioni turistiche e ad un forte aumento delle disdette, sia da parte di turisti italiani che stranieri, con decine di milioni di pernottamenti negli alberghi a rischio – al momento le disdette complessive causate dal panico da coronavirus si attesterebbero attorno al 70%. A pesare, inoltre, anche la sospensione delle gite scolastiche.
In questa fase comunque la quota maggioritaria delle disdette proviene proprio dai turisti stranieri, dopo che i governi di numerosi Paesi – Gran Bretagna, Francia, Russia, Cina ed Arabia Saudita, per fare solo alcuni esempi – hanno sconsigliato di effettuare viaggi in Italia, adottando politiche di isolamento e di quarantena nei confronti di coloro che rientrano dalle aree della penisola considerate a rischio. Se questa situazione dovesse perdurare, le ricadute sull’economia italiana sarebbero sicuramente rilevanti. Basti pensare che il solo settore del turismo, oltre a contare circa due milioni di lavoratori diretti, considerando l’intero indotto generato contribuisce a quasi il 13% del Pil italiano. Non solo alberghi, b&b, agenzie di viaggio e tour operator, una crisi del comparto turistico andrebbe ad interessare inevitabilmente anche ristoranti, bar e attività commerciali in genere.
Come annunciato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il governo in queste ore sta studiando le misure da adottare per contenere i possibili contraccolpi del coronavirus sull’economia italiana, in particolare per quanto riguarda il settore del turismo. Sono in arrivo infatti due decreti, uno per la zona rossa e uno per il sostegno all’economia, dalle imprese al comparto turistico. Nel frattempo, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha convocato per il 28 febbraio un tavolo di confronto con le principali associazioni di categoria del turismo per una attenta valutazione dei danni provocati al settore dall’emergenza coronavirus. Convocato poi dal ministro anche un secondo tavolo di confronto con le principali associazioni di categoria del mondo del cinema e dello spettacolo.
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