Con un tweet il Napoli ha annunciato i risultati della prima trance di tamponi per rilevare il contagio da coronavirus: tutti negativi. Il team partenopeo si è sottoposto ai controlli dopo che il Genoa, con il quale aveva disputato una gara di campionato domenica 27 settembre, aveva annunciato 14 positività tra giocatori e personale tecnico e medico.
In campo durante il match ci sono stati diversi contatti ravvicinati e sette dei dieci giocatori positivi del Genoa erano scesi sul terreno di gioco. Castel Volturno è quindi stata messa sotto stretta sorveglianza dallo staff medico della società, impegnato a monitorare ogni avvisaglia di contagio.
Dal momento che l’incubazione del virus di regola va dai due ai cinque giorni, anche a Napoli rischia di ripetersi quanto accaduto a Genova: un giorno due positivi, quello dopo 14 contagiati.
Al Decimonono Enrico Castellacci, già medico della Nazionale italiana, ha infatti dichiarato: “In questo momento il Genoa è diventato un focolaio pur avendo rispettato scrupolosamente i protocolli, ma può capitare. Anche il Napoli dovrà fare più tamponi per evitare che si diffondano i contagi”.
“Non ho notizie su azioni legali da parte del Napoli, in questo senso non mi è stato comunicato nulla. Se ci fosse comportamento doloso, si potrebbe pensare di intraprendere una strada, per ora non ho comunicazioni“, con queste parole ha fugato ogni ipotesi di azione legale della società napoletana contro il Genoa l’avvocato del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, su Radio Punto Nuovo.
Nel tardo pomeriggio del 30 settembre è stato convocato un consiglio straordinario di Lega Serie A per discutere la fattibilità del match della prossima giornata tra i rossoblù e il Torino.
L’ipotesi di rinviare la partita Genoa-Torino avrebbe preso corpo nei giorni scorsi in seguito alle dichiarazioni di Enrico Preziosi, che aveva informalmente chiesto il rinvio della gara.
Con 14 positivi, infatti, quello del Genoa è considerato un focolaio Covid, ma nel vuoto normativo, la Lega potrebbe appellarsi al numero minimo di 13 giocatori coi quali disputare una gara “regolarmente”.
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