Vista la situazione di allarme legata alla presenza del coronavirus in Italia, nel settore viaggi e trasporti assistiamo a un vero e proprio caos. Ci sono voli cancellati per coronavirus? Le stime parlano di un crollo delle prenotazioni di voli aerei e di viaggi che va dal 20 al 50% e sono diversi i Paesi nel mondo che hanno preso decisioni restrittive nei confronti dei turisti italiani in visita.
Il coronavirus in Italia spaventa i Paesi confinanti, ma Svizzera, Francia, Austria, Germania, Slovenia e Croazia hanno – per il momento – deciso di tenere aperte le frontiere. Per quanto riguarda i Paesi della Ue il ministro Speranza, che ha incontrato i suoi omologhi, rassicura: “Gli italiani possono continuare a viaggiare, non ci saranno chiusure delle frontiere. Il nostro Servizio sanitario nazionale, i nostri medici e scienziati sono considerati di grandissimo livello in Europa. C’è fiducia da parte di tutti”.
Nonostante questo, però, la Francia ha chiesto ai suoi cittadini di evitare viaggi nelle zone del contagio in Nord Italia. La situazione cambia con il passare delle ore, quindi è consigliabile, se si ha in previsione un viaggio fuori dall’Italia, di visitare il sito Viaggiare Sicuri in modo da avere notizie aggiornate in tempo reale. Al momento, però, sono tanti i Paesi che hanno disposto misure di contenimento o respingimento dei turisti provenienti dall’Italia.
Serbia, Israele, Croazia ed Irlanda sconsigliano i viaggi in Italia a causa del numero dei casi di coronavirus registrati nel nostro Paese, ma restano aperti, anche se si pensa all’ipotesi quarantena. In Giordania, Seychelles, Samoa e Mauritius vige invece il divieto di ingresso per gli italiani. Proprio un volo Alitalia atterrato a Port Louis, nelle Mauritius, con a bordo anche 40 italiani provenienti da Lombardia e Veneto, è stato rimandato indietro su richiesta degli stessi passeggeri dopo che le autorità avevano imposto, per sbarcare sull’isola, una quarantena di 40 giorni.
Il Regno Unito non sta pensando a uno stop dei voli dall’Italia ma impone condizioni differenti, a seconda della provenienza. Chi viene dai centri della zona rossa dovrà sottoporsi a un autoisolamento o quarantena anche in assenza di sintomi, chi invece proviene dal resto dell’Italia settentrionale dovrà farlo solo in presenza di sintomi. Restano però sconsigliati tutti i viaggi, tranne quelli essenziali, nella zona rossa in Lombardia e Veneto. In Olanda le autorità hanno ordinato ai propri cittadini di non recarsi negli 11 comuni focolaio dell’Italia settentrionale e indicato Roma e il Lazio come zone a rischio al pari delle regioni del nord.
La Germania ha annunciato che non chiuderà le frontiere per proteggersi dal coronavirus. In Francia, gli studenti che hanno trascorso le vacanze in Lombardia o in Veneto non potranno tornare a scuola alla ripresa delle lezioni, ma solo dopo aver trascorso un periodo di auto-isolamento di 14 giorni. In Spagna, invece, il ministero della Sanità ha sconsigliato i viaggi non strettamente necessari in 4 regioni italiane (Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna), oltre che in Giappone, Corea del Sud, Singapore e Cina.
La Bulgaria ha sospeso i voli con Milano fino al 27 marzo. Lo riferisce la compagnia in una nota, aggiungendo che i passeggeri già in possesso di biglietti possono chiederne il rimborso o programmare altre date. All’aeroporto di Praga, invece, sono state prese specifiche misure di sicurezza per i voli in arrivo dall’Italia, con un gate dedicato, screening mirato e misure igieniche aumentate. Accesso vietato agli italiani e ai viaggiatori provenienti dall’Italia, invece, in Iraq con il divieto di ingresso è esteso anche ai viaggiatori in arrivo da Cina e Iran, Thailandia, Corea del Sud, Giappone e Singapore. Uniche eccezioni previste: i diplomatici in missione, purché si sottopongano a controlli medici.
Le Seychelles hanno vietato a tutte le compagnie aeree con voli diretti nell’arcipelago di imbarcare passeggeri che siano stati in Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni così come anche l’Arabia Saudita ha sconsigliato a cittadini e residenti del regno del Golfo i viaggi in Italia a causa del diffondersi del coronavirus. Il Kuwait ha sospeso tutti i voli da e per l’Italia, la Corea del Sud e la Thailandia. Tutti gli stranieri che hanno visitato questi Paesi nelle ultime due settimane non potranno entrare in Kuwait. E non verranno emessi nuovi visti. Per chi rientra è invece prevista la quarantena.
Anche la Giordania ha vietato l’ingresso nel regno ai viaggiatori in arrivo dall’Italia, come a quelli provenienti da Cina, Iran e Corea del Sud, a meno che non abbiano lasciato i Paesi colpiti almeno 14 giorni fa. L’Australia ha consigliato ai cittadini di esercitare la “massima cautela” se dovessero recarsi in Lombardia e Veneto a causa del “rischio aumentato” di contrarre il coronavirus. Dagli Stati Uniti è stata invece emanata un’allerta di livello uno per i viaggiatori diretti o di ritorno dal nostro Paese.
La Russia ha chiesto ai propri cittadini di evitare i viaggi in Italia, Corea del Sud e Iran “fin quando la situazione epidemiologica non si sarà stabilizzata”. Mosca aveva già sconsigliato i viaggi in Cina. In India i passeggeri in arrivo dall’Italia o che abbiano visitato l’Italia dal 10 febbraio scorso saranno messi in quarantena per 14 giorni. Il ministero ha inoltre sconsigliato ai cittadini di effettuare viaggi in Italia, Corea del Sud e Iran. El Salvador ha disposto il divieto di ingresso per le persone in viaggio da Italia e Corea del Sud e ha anche ordinato ordinando la quarantena per chi è arrivato negli ultimi giorni. Sui voli Italia-Brasile è previsto che personale medico salga a bordo all’atterraggio per verificare la presenza di casi sospetti.
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