Nemmeno una settimana fa, sul banco degli imputati c’era spazio solo per Maurizio Sarri e la sua Juventus. Ora, a distanza di qualche giorno, la situazione si è totalmente ribaltata. Gli juventini vincono con facilità a Bologna, grazie alle reti di Cristiano Ronaldo e Dybala, l’Inter viene fermata sul tre a tre dal Sassuolo, mentre la Lazio, la principale indiziata per contrastare l’egemonia bianconera, subisce una clamorosa rimonta da parte dell’Atalanta che, sotto di due goal, si impone per tre a due. Ora il distacco in classifica si fa importante, con quattro punti di vantaggio sul secondo posto e otto sul terzo. La Juventus è ad un passo dallo scudetto o tutto è ancora in bilico?
Juventus in fuga per la vittoria?
Di sicuro, passare da un -1 ad un -4 è sicuramente scoraggiante. Lo ha confermato anche Simone Inzaghi nella conferenza post-partita di ieri sera: “Questa sconfitta complica la corsa scudetto”, ha ammesso nel post partita. Guardando il calendario dei prossimi incontri, sarebbe impossibile non dargli ragione: la Juventus dalla sua ha partite molto più abbordabili rispetto alla Lazio visto che incontrerà, nell’ordine, Lecce, Genoa e Torino prima far visita a San Siroail Milan. I pericoli sono sempre dietro l’angolo, ma il calendario sembra essere favorevole alla truppa juventina visto che i biancocelesti, di contro, dovranno vedersela con Fiorentina, Torino fuori casa e Milan all’Olimpico.
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Pensare che sia bastata una vittoria contro un anonimo Bologna a far tornare la “vecchia” Juventus sarebbe un grosso errore. Così come sarebbe un errore pensare che sia bastata una sconfitta contro una delle migliori versioni dell’Atalanta a far cadere il castello di Simone Inzaghi. La risposta agli interrogativi potrebbe arrivare già questo fine settimana, quando la Lazio dovrà dimostrare contro la Fiorentina di poter ricominciare a vincere senza portarsi dietro troppi strascichi psicologici. Sarà il campo a dire se la lotta scudetto è già finita, ma nel frattempo il margine di 4 punti sulla prima delle inseguitrici permette a Sarri di vedere più vicino uno degli obiettivi prefissati a inizio stagione.