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Con la partenza da Piazza Adriano e l’arrivo del corteo previsto in Piazza Castello, a Torino, si è svolta in maniera del tutto pacifica la manifestazione dei No TAV nel capoluogo piemontese. Nello specifico, oltre a ribadire il chiaro no alla Linea ad Alta Velocità che collegherà Lione a Torino, la manifestazione è stata indetta a favore dei quattro attivisti No Tav in carcere da dicembre, con l’accusa di terrorismo. “Un processo farsa“, dicono i No Tav.
La manifestazione è andata liscia, pacifica, gli organizzatori, soddisfatti, hanno detto che a scendere in piazza sono state almeno ventimila persone.
Come spesso accade nella guerra dei numeri con la questura, i dati non combaciano, il numero di presenti stimato dalle forze dell’ordine sarebbero sei, massimo settemila.
In piazza, comunque, in questo sabato di maggio che precede la festa della mamma, a Torino hanno sfilato gruppi di antagonisti, militanti e anarchici da tutta Italia.
Nel corteo erano presenti anche bandiere di Rifondazione Comunista e dell’altro Piemonte a Sinistra.
Così come il candidato presidente regionale Davide Bono, Movimento 5 Stelle (il cui furgone elettorale è stato coperto di volantini da un gruppo di manifestanti), Mauro Filingeri di “L’altro piemonte a sinistra”, e Michele Curto, il candidato nelle liste Sel.
Il corteo
Il corteo dei No Tav, partito da piazza Adriano, davanti al PalaGiustizia, si è diretto in piazza Castello passando lungo il percorso concordato con la questura: corso Francia, piazza Statuto, piazza XVI II Dicembre, via Cernaia, via Pietro Micca e piazza Castello.
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Molti gli intellettuali e artisti come Erri De Luca (“Vado al corteo non al Salone del Libro“), Valerio Mastandrea, Sabina Guzzanti e Zerocalcare, che hanno aderito al corteo e hanno seguito la manifestazione.
Nelle prime file un gruppo di ragazzi regge uno striscione con la scritta “Siamo tutti colpevoli di resistere“. Ma sono molti i messaggi scagliati contro lo Stato sordo e cieco.
“Libero dissenso, ridateci Chiara, Claudio, Niccolo’, Mattia“, sono altri messaggi scanditi dai manifestanti.
Durante il corteo sono stati affissi manifesti contro il Pd, Intesa-San Paolo, i magistrati e i giornalisti.
Dana Lauriola, tra gli organizzatori, alla vigilia della manifestazione ha ribadito il motivo della loro presenza a Torino: “Vogliamo solo manifestare contro l’accanimento della Procura di Torino con il movimento, che ha visto non solo finire in carcere per terrorismo quattro ragazzi, ma essere sottoposti ad indagine più di mille militanti“.
Le parole di Zerocalcare
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Anche il noto fumettista romano Zerocalcare era nel corteo in solidarietà dei ragazzi in carcere.
La città blindata nelle ore precedenti
Durante il passaggio del corteo, un paio di camionette della polizia sono state colorate e scritte con la vernice spray.
Gli automezzi erano fermi e posizionati in modo da sbarrare l’accesso alle vie laterali di corso Francia.
Tutta la zona del Palazzo di giustizia (evacuato a mezzogiorno) è stata blindata. Bloccata l’area attorno alla stazione di Porta Susa e corso Bolzano. Oltre 1.600 agenti e camionette delle forze dell’ordine, sono stati dilsocati lungo il percorso del corteo.
In mattinata c’è stata tensione alla Stazione Centrale di Milano, tra manifestanti diretti a Torino e le forze dell’ordine che presidiano la stazione. Un centinaio fra i manifestanti voleva salire sui treni senza pagare e hanno tentato di occupare le carrozze provocando l’intervento della polizia. Dopo un’ora il convoglio è ripartito e i passeggeri hanno pagato il biglietto.
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