Che cos’è la Solfatara di Pozzuoli? Questo vulcano risalito alla ribalta delle cronache per uno sfortunato e tragico avvenimento è un antico cratere vulcanico ancora attivo ma in stato quiescente, uno dei 40 che costituiscono i Campi Flegrei in Campania. Da circa due millenni la Solfatara di Pozzuoli conserva un’attività di fumarole che emettono anidride solforosa, dall’odore inconfondibile, ma anche getti di fango bollente, e tutta l’area presenta un’elevata temperatura del suolo.
La Solfatara è ubicata a circa tre chilometri dalla cittadina di Pozzuoli, nei pressi di Napoli, ed è parte dei famigerati Campi Flegrei, considerati il vulcano più pericoloso del continente europeo: il luogo è assolutamente sicuro e tranquillo, meta di migliaia di visitatori ogni anno, soprattutto scolaresche, che possono così studiare uno dei fenomeni naturali più affascinanti del territorio italiano, giacché la Solfatara rappresenta una sorta di valvola di sfogo del magma presente sotto i Campi Flegrei, grazie alla quale si riesce a mantenere una pressione costante dei gas sotterranei. Prima dell’area del cratere vi è un bosco di querce che una volta oltrepassato fa giungere i visitatori in una zona panoramica dove poter osservare l’intera area del cratere e le varie zone della Solfatara che illustriamo in dettaglio.
Le zone della Solfatara
Nella Solfatara si trovano il pozzo d’acqua minerale, la fangaia, le cave di pietra trachite, la grande fumarola e le stufe antiche. Il pozzo d’acqua minerale ha una profondità di circa dieci metri e una falda variabile a seconda delle precipitazioni ma soprattutto per effetto del bradisismo, un fenomeno di sollevamento ed abbassamento del suolo tipico della zona di Pozzuoli. L’acqua serviva per curare varie patologie, e nella sua composizione si trovano vari minerali tra cui ossidi di zolfo, solfati di calcio e magnesio. Accanto al pozzo vi è la fangaia, formata da acqua piovana e da condensazione del vapore acqueo, che mescolandosi con materiale argilloso forma del fango bollente e ricco di minerali utilizzato per attività termali, mentre il cuore della Solfatara è la grande fumarola o Bocca Grande, la principale fumarola che emette gas dal caratteristico odore di zolfo, simile ad uova marce, raggiungendo temperature di circa 160 gradi. Infine vi sono le stufe antiche, due grotte naturali utilizzate un tempo a fine termali e rivestite di mattoni, e le cave di pietra trachite che consentono ai visitatori di osservare l’antica attività mineraria che si è svolta fino intorno agli anni cinquanta del secolo scorso. La Solfatara rappresenta anche un singolare caso di bellezza naturale di proprietà di privati, che gestiscono la biglietteria e tutte le attività inerenti il flusso turistico, la conservazione e la sicurezza del cratere.
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