Oggi, venerdì 8 gennaio, l’Italia è tutta in zona gialla “rafforzata”. Passeremo poi, nel weekend, ad una zona arancione nazionale e da lunedì 11 tornerà il sistema a zone per le singole Regioni, che varrà fino al 15 gennaio. Con l’imminente scadenza del Dpcm, il Governo lavora a quello nuovo che entrerà in vigora a partire dal prossimo 16 gennaio.
Il nuovo Dpcm dovrebbe scadere a fine mese, ma è molto probabile che il Governo decida di prolungare lo stato di emergenza nazionale e quindi anche il decreto potrà valere per più tempo.
Secondo i parametri, rischiano di andare in zona rossa le Regioni con indice Rt a 1,25 o superiore e in zona arancione quelle con l’indice a 1. In base all’ultimo monitoraggio rischiano di andare in zona arancione diverse Regioni: Liguria, Veneto, Calabria, Lombardia, Basilicata, Puglia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Sardegna e Lazio.
La Sicilia, attualmente, potrebbe essere l’unica Regione ad andare direttamente in zona rossa. “Al vaglio del governo Musumeci ci sono misure restrittive che si rendono necessarie in considerazione dell’andamento del contagio sul territorio siciliano” si legge in una nota della Presidenza della Regione Sicilia.
Rimane l’allerta per le terapie intensive. Diverse Regioni, infatti, hanno superato la soglia limite del 40%. Inoltre, secondo il bilancio tracciato da Fondazione Gimbe, i casi sono tornati a salire nel nostro Paese dopo 6 settimane.
Nel nuovo Dpcm dovrebbero rimanere confermate alcune misure già in atto, come il divieto di sposamento tra Regioni, il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino e la chiusura di ristoranti e bar in zona rossa e arancione.
Per quanto riguarda palestre e piscine, dovrebbero rimanere ancora chiuse e non è ancora chiaro se rimarrà la deroga per fare visita, in due persone, con minori non compresi nel conteggio, a parenti e amici in zona rossa.
In attesa del nuovo Dpcm, oggi tutta l’Italia, come già detto, è ancora in zona gialla. Secondo le disposizioni, bar e ristoranti potranno rimanere aperti, come sempre fino alle 18, con anche il servizio al tavolo. Sempre consentiti asporto e consegne a domicilio. Aperti anche i negozi, che dopo l’orario prolungato per le festività natalizie, tornano ad effettuare i normali orari di chiusura.
Nel fine settimane, invece, il Paese tornerà in zona arancione. Non ci potrà quindi spostare fuori dal proprio Comune e bar e ristoranti rimarranno chiusi. Sarà ancora possibile fare visita, in due persone e all’interno del proprio Comune, a parenti e amici. Inoltre, coloro che abitano in comuni non superiori ai 5mila abitanti potranno ancora spostarsi, in un raggio non superiore ai 30 chilometri, ma saranno vietati gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
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