Cosa c’è scritto sulla “carta segreta” di Ronaldo che inguaia la Juventus
Domani la Corte d’appello della Figc deciderà se, alla luce dei nuovi elementi e di tutte le carte della Procura di Torino, si dovrà riaprire il caso plusvalenze, che riguarda in primis la Juventus. Intanto, però, l’edizione di Torino del Corriere della Sera ha pubblicato la famosissima “carta segreta” di Cristiano Ronaldo, quella di cui parlavano l’avvocato Cesare Gabasio e l’ex direttore sportivo Federico Cherubini in un’intercettazione.
La side letter, hanno scritto dal quotidiano, è stata ritrovata dalla guardia di finanza a marzo del 2022 nello studio di un altro avvocato, Federico Restano, collaboratore esterno di Gabasio, ed è firmata solo da Fabio Paratici. Ronaldo, chiamato in causa dai pm, non ha mai risposto, ma potrebbe costituirsi parte civile contro la Juventus.
Il contenuto della “carta segreta” di Ronaldo che potrebbe inguaiare la Juventus
La “carta segreta” per Cristiano Ronaldo, il documento che non doveva esistere secondo il capo dell’ufficio legale della Juventus, Cesare Gabasio, intercettato in una conversazione con l’allora ds Federico Cherubini, c’è, esiste. E la guardia di finanza che ha indagato sulla vicenda per conto della Procura di Torino ne ha ritrovato una bozza nello studio dell’avvocato, collaboratore esterno del legale bianconero, Federico Restano, il 23 marzo 2022.
“Egregio Signor Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro“, si legge nell’intestazione della side letter che l’avvocato ha girato per mail a Joao Nogueira e che è stata pubblicata oggi dall’edizione torinese del Corriere della Sera, con oggetto “Accordo Premio Integrativo – Scrittura integrativa“. “Facciamo seguito alle intese intercorse e uniamo alla presente il documento relativo al premio integrativo riconosciuto e l’ulteriore scrittura integrativa dell’Accordo Premio Integrativo (‘Scrittura integrativa’) – c’è scritto ancora -. Nel confermare gli impegni assunti nei predetti documenti, ci impegniamo altresì a consegnarvi entro il 31.07.2021 l’Accordo Premio Integrativo ritrascritto sui moduli federali ‘Altre Scritture’, ad oggi non disponibili, e la Scrittura integrativa debitamente sottoscritta“. Nessuna data, solo una firma: quella di Fabio Paratici, l’ex ds che è indagato così come Andrea Agnelli e il suo ex vice, Pavel Nedved.
La lettera, ancora, i magistrati credono che derivi dalla seconda manovra stipendi relativa alla stagione 2020/21, quella stoppata a causa del Covid e per cui alcuni giocatori della Juventus avevano pubblicamente detto che avrebbero rinunciato a delle mensilità, cosa che poi si è rivelata non vera.
Ma c’è anche altro, ed è il motivo per cui la Procura di Torino è certa di aver messo mano sul documento giusto. Innanzitutto c’è l’Accordo Premio Integrativo, ovvero la “Modifica della retribuzione variabile per la stagione sportiva 2021/2022“, che prevedeva che il calciatore portoghese avrebbe percepito “euro 4 milioni 887mila 083,33 lordi pari a 2 milioni 583mila 333, 33 euro, nel caso in cui il calciatore sia un tesserato della Juventus al 1° settembre 2021. Tale premio, se maturato a seguito dell’accertamento della condizione, verrà suddiviso in 2 rate di pari importo e corrisposto nella mensilità di settembre e ottobre 2021“. E la stessa cifra viene ripetuta anche se Ronaldo fosse stato un giocatore bianconero al 5 novembre 2021, al 15 gennaio 2022 e all’1 marzo, mentre tra marzo e aprile si sarebbe conclusa l’ultima tranche di pagamento.
E poi c’è un altro allegato ancora. “Diamo seguito agli accordi raggiunti e con la presente confermiamo irrevocabilmente che nel caso in cui, a seguito del suo definitivo trasferimento ad altro club, si sia verificata la condizione per la maturazione dei premi individuata nel citato documento ‘altre scritture’ n xxx non possa verificarsi, avrai diritto a ricevere, sotto forma di incentivo all’esodo, un importo lordo pari ai bonus non corrisposti indicati in tale documento, alle date di pagamento concordate nel predetto accordo“. Insomma, che rimanesse o meno, i quasi venti milioni di euro lordi dovevano arrivare a Ronaldo, i contratti non sono stati depositati in Lega, oltre a non essere stati messi nemmeno a bilancio.
La posizione di Ronaldo, che si vorrebbe costituire parte civile
Quanto al campione portoghese che, come dicevamo prima, non ha firmato la carta o perlomeno così non sembra dal documento ritrovato, i magistrati Marco Gianoglio e i sostituti Mario Bendoni e Ciro Santoriello hanno provato a sentirlo, dicono ancora dal Corriere della Sera, per chiedergli conto dell’accordo attraverso una rogatoria internazionale, ma lui non si è mai presentato.
I suoi legali Salvatore Pino e John Shenata hanno fatto sapere, piuttosto, che lui non hai mai visto le carte e non ne possiede una copia, e vorrebbe anche costituirsi parte civile contro il club bianconero. Da quello che ricostruisce Repubblica, però, non starebbero così le cose, perché proprio tramite Nogueira, Ronaldo sapeva e conosceva tutto e voleva anche delle garanzie, una tra tutte la firma delle carte da parte di qualcuno della Juventus.
Mariacristina Ponti
Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.