A Cremona un coccodrillo appeso è apparso dentro una chiesa in occasione dell’Art Week, ma il pubblico non ha gradito.
È subito polemica per il coccodrillo imbalsamato appeso in una chiesa di Cremona. In realtà, dietro questa scelta controversa sembrerebbe esserci una motivazione artistica, che riguarda proprio l’Art Week, la settimana dell’arte. Cerchiamo di capirne di più.
Prima di parlare del coccodrillo appeso in una chiesa, è necessario capire il contesto in cui si è svolto questo episodio che ha scatenato le ire di molti utenti sul web. Il tutto è accaduto infatti in occasione dell’evento “Cremona Contemporanea – Art Week”.
Si tratta di un festival artistico della durata di una settimana curato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cremona. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di riaffermare il valore artistico e culturale di Cremona, una città ricca di tesori storici e artistici poco conosciuti e valorizzati.
Gli organizzatori dell’Art Week mirano a riaccendere i riflettori sulla vitalità artistica della città attraverso l’arte contemporanea internazionale. E così, per una settimana, Cremona diventa una mostra diffusa a cielo aperto con opere contemporanee esposte in vari punti della città, da gallerie a palazzi storici, fino ad arrivare alle chiese. Ed è così che arriviamo alla polemica del coccodrillo.
Il tanto criticato coccodrillo imbalsamato, come si può dedurre dalle premesse fatte, è un’installazione artistica ad opera di Maurizio Cattelan, considerato uno degli artisti più influenti della sua generazione. Le provocazioni sono proprie dell’arte contemporanea di Cattelan, provocazioni che toccano anche temi politici e fatti di cronaca.
L’opera esposta a Cremona è stata realizzata in realtà nel 2019, e si intitola Ego. A comporla, un coccodrillo imbalsamato e appeso a testa in su. Fin qui per molti tutto bene, se non fosse che il coccodrillo è stato appeso all’interno del Battistero di San Giovanni, situato accanto al Duomo di Cremona e la cui edificazione ebbe inizio nel 1167.
L’animale imbalsamato, per la precisione, è appeso al lucernario del Battistero, proprio nel bel mezzo della chiesa simbolo della città di Cremona.
Questa scelta ha scatenato i commenti più disparati, e la maggior parte degli utenti che hanno commentato la vicenda hanno criticato la decisione dell’artista, accusandolo di aver offeso la sensibilità di chi teneva in modo particolare a quel luogo sacro.
Non è dello stesso avviso la Diocesi di Cremona, la quale ha mostrato entusiasmo nei confronti dell’iniziativa, e l’ha addirittura pubblicizzata sui vari canali social. E così in molti hanno bollato come inadeguato anche il comportamento della stessa Diocesi.
Tra questi, c’è il sacerdote del santuario Santa Maria della Fonte di Caravaggio, Maurizio Pedretti. Quest’ultimo ha criticato la scelta di Cattelan come autore dell’opera da installare in un luogo simile, affermando che sarebbe troppo provocatorio.
In più, Pedretti non ha fatto mancare accuse velate nei confronti della Curia e del Museo Diocesano, che avrebbero scelto un’installazione così appariscente semplicemente per portare il Battistero alla ribalta attraverso le polemiche.
Come si dice, nel bene o nel male, purché se ne parli.
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