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Politica

Cosa è successo all’Assemblea nazionale del Partito democratico

Oggi è stato un giorno importante per il Partito democratico. Nell’Assemblea nazionale della Nuvola, a Roma, intitolata  alla “forza della comunità, per le persone, per il pianeta”, Elly Schlein è stata nominata, anche per acclamazione dei dirigenti, come la nuova segretaria dello schieramento dem. Come presidente, poi, sempre per acclamazione (e con un solo voto contrario e due astenuti), è stato eletto dall’assemblea Stefano Bonaccini, lo sfidante alle primarie che la deputata italo americana ha vinto, contro ogni pronostico, due domeniche fa.

Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, il presidente e la segretaria del Partito democratico – Nanopress.it

Assieme a loro, nel partito del Nazareno sono state scelte come vicesegretarie, ancora una volta, due donne: Chiara Gribaudo e Loredana Capone. Il Pd ha anche scelto i nomi che ricopriranno le altre cariche, quelle della Direzione soprattutto, in cui ci saranno delle new entry come Susanna Camusso, ma anche due dei leader delle Sardine come Mattia Santori e Jasmine Corallo, spazio è stato dato anche al sindaco di Bergamo, sostenitore fino all’ultimo di Bonaccini, Giorgio Gori.

L’Assemblea del Partito democratico ha incoronato Schlein come segretaria, Bonaccini come presidente, e un nuovo schieramento unito

Alla festa per il 50esimo compleanno di Matteo Salvini, in cui erano presenti anche la premier Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, la prima, assieme al festeggiato, si è attirata le critiche delle opposizioni per la poca delicatezza usata dopo quello che è successo a Cutro, in cui il governo non si è comportato in maniera impeccabile, almeno sempre secondo chi non fa parte della maggioranza, è seguita un’altra festa, quasi una rinascita: quella del Partito democratico.

L’aria che si è respirata alla Nuvola non era quella rarefatta che si compete, appunto, a un’idrometeora, e non era neanche grigia come quella si intravedeva subito dopo le elezioni del 25 settembre dalle parti del Nazareno. Era una Nuvola di festa, in cui si è celebrato e consacrato il ruolo di Elly Schlein come prima segretaria donna della compagine dem, in cui Stefano Bonaccini, il candidato sconfitto dalle primarie di due settimane fa, è stato eletto presidente per acclamazione, e dopo un lavoro encomiabile sia della deputata italo americana, sia dello stesso governatore dell’Emilia Romagna.

Stefano Bonaccini, Gianni Cuperlo ed Elly Schlein all’Assemblea nazionale del Partito democratico – Nanopress.it

È stata una Nuvola, e quindi un’Assemblea nazionale del Partito democratico in cui ci sono stati sorrisi, abbracci, e la dimostrazione che, nonostante le correnti che troppo spesso hanno creato spifferi, poi diventate voragini nello schieramento, adesso si vuole andare avanti uniti, perché quello che serve in questo momento all’Italia è di fare fronte comune contro quei leader che nell’altra festa forse sono stati un po’ inopportuni, specialmente perché ancora si contano le vittime del mare, e altre potrebbero essercene, in altri pezzi del globo terraqueo, ovvero il posto in cui, hanno detto dopo la conferenza stampa del Consiglio dei ministri nel paesino del crotonese, andranno a cercare gli scafisti, i trafficanti di esseri umani.

L’unione, la ritrovata unione è stato il fil rouge  per i dirigenti democratici, gli stessi che nei circoli avevano preferito Bonaccini a chi di fatto ha vinto. “La forza della comunità, per il popolo, per il pianeta”, è stata intitolata quest’assemblea della rinascita, la stessa che si è aperto con un ricordo commosso del segretario regionale del Lazio e senatore, Bruno Astorre, scomparso a inizio marzo, prima che compisse 60 anni. È stata il momento del passaggio di testimone ufficiale tra Enrico Letta e Schlein, in cui la nuova leader ha parlato a cuore aperto di quello che intende fare, ora, da numero uno del primo partito dell’opposizione.

I ringraziamenti a chi ha permesso che l’ex vice governatrice emiliana vincesse, a chi ha perso, a chi c’è stato, anche ai giornalisti, gli auguri a papa Francesco per i suoi primi dieci anni di pontificato,  poi tutto il manifesto di quello che si vuole essere da adesso in poi. La collaborazione e il rinnovamento, la nuova primavera, la contrapposizione rispetto all’esecutivo di Meloni, lo stare accanto a chi è meno fortunato, ma anche le alleanze, perché è tutti insieme, anche con le altre forze dell’opposizione, che si possono dare risposte diverse,  i nuovi tesseramenti arrivi a 10mila in pochissimi giorni (una settimana scarsa), le elezioni a cui si punta. “Faremo un’opposizione netta e rigorosa, ma a ogni critica corrisponderà una proposta. Perché se loro hanno vinto facendo la destra a noi tocca fare la sinistra e la sinistra non può che essere ecologista, femminista e di Governo. Questa è la mia storia, questa è la nostra storia”, ha detto la neo segretaria dopo essere stata incoronata dall’applauso dell’Assemblea.

Elly Schlein durante il suo intervento all’Assemblea nazionale dei dem alla Nuvola – Nanopress.it

C’è stato spazio, però, anche per parlare dei migranti, ovviamente, dell’autonomia differenziata come la vuole Roberto Calderoli e la maggioranza di governo, il salario minimo,  la riforma fiscale, l’ecologia, un altro tema molto caro a Schlein, che dovrebbe essere caro a tutti, il Covid, la guerra in Ucraina e la pace, ma anche i diritti per la comunità Lgbtqi+. C’è stato spazio per ricordare David Sassoli, l’ex presidente del Parlamento europeo, scomparso a gennaio dello scorso anno, c’è stato anche quello perché anche lo sconfitto parlasse e ripetesse l’importanza, ancora, di essere uniti contro la destra, stesso messaggio che hanno portato anche gli altri due candidati che ai gazebo non sono arrivati come Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, l’ex ministra dei Trasporti, per altro, si è anche emozionata parlando di Roberto Speranza e della gestione della pandemia.

E in questa festa non potevano che non mancare i messaggi per la nuova segretaria, attraverso encomi sul palco, ma anche tweet. Quello di Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, quello di Paolo Gentiloni, attuale commissario per gli Affari economici a Bruxelles,  anche quello dell’ex ministro della Salute, segretario di Articolo 1, ormai tornato a fare parte della grande famiglia dei dem.

Quali sono gli altri ruoli nella direzione del nuovo Pd

L’Assemblea della Nuvola, però, è stata anche il momento di importanti decisioni, specie per i nuovi numeri uno, specialmente per la segretaria. Il nuovo Partito democratico targato Schlein ripartirà anche da altre due donne: Chiara Gribaudo e Loredana Capone, scelte dall’italo americana come vicesegretarie. Mentre il nuovo tesoriere, al posto di Walter Verini, sarà Michele Fina.

Walter Verini, Simona Malpezzi, Chiara Gribaudo, Silvia Roggiani, Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Loredana Capone, Debora Serracchiani e Brando Benifei all’Assemblea Nazionale del Partito Democratico – Nanopress.it

Susanna Camusso, ex segretaria della Cgil, ora senatrice per le liste dei dem, ha accentato di buon grado l’invito della deputata di entrare a far parte della Direzione dello schieramento del Nazareno. Come new entry, ci saranno Mattia Santori e Jasmine Cristallo, due membri delle Sardine, mentre tra i ritorni ci sono Alfredo D’Attore e Maria Cecilia Guerra, Arturo Scotto ed Emanuele Felice da Articolo 1, poi Livia Turco.

Ma sono tanti i nomi noti, al netto dei parlamentari e dei membri di diritto, eletti nella Direzione con un solo voto contrario e sette astenuti. C’è Goffredo Bettini, i sindaci Emilio Del Bono, Giorgio Gori, il candidato sconfitto alle regionali in Lombardia, Pier Francesco Majorino, l’ex sindaca di Crema e dirigente della mozione Schlein, Stefania Bonaldi, Andrea Orlando e Peppe Provenzano. Ci sono Silvia Costa, Annamaria Furlan, Elisabetta Gualmini, le ex deputate Rossella Muroni e Alessia Rotta, e l’ex presidente del Consiglio superiore della magistratura David Ermini.

Mariacristina Ponti

Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.

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