Negli ultimi giorni, Luca Morisi è stato al centro dell’attenzione dei quotidiani italiani dopo che si è diffusa la notizia di un’indagine della procura di Verona per cessione e detenzione di sostanze stupefacenti.
Nei giorni precedenti la pubblicazione della notizia, era stato reso noto che Morisi si era dimesso dal suo ruolo di responsabile della comunicazione della Lega per “problemi personali e familiari”.
Negli ultimi giorni sono venuti fuori ulteriori dettagli, alcuni in contraddizione tra loro. La storia ha ancora dei contorni poco definiti, ma di sicuro può nuocere politicamente alla Lega, alla vigilia delle elezioni amministrative in alcune città chiave italiane.
Il 27 settembre, Repubblica riporta in esclusiva la notizia che Luca Morisi è indagato per cessione e detenzione di sostanze stupefacenti.
I fatti risalgono a più di un mese prima. Secondo le prime ricostruzioni, il 14 agosto i carabinieri entrano in una villa a Belfiore (provincia di Verona), dopo aver fermato due giovani a un controllo e trovato un flacone di Ght, la cosiddetta droga dello stupro. I carabinieri sono arrivati in questa villa su indicazione dei due giovani: a detta loro era stato Morisi a vendergliela.
Morisi reagisce pubblicando una lettera in cui ammette una “caduta come uomo” e parla di “fragilità esistenziali da risolvere“ ma sottolinea di non aver commesso alcun reato. In più, dice di essersi dimesso da tutte le cariche nella Lega già dal primo settembre.
Nelle ultime ore, sono emersi nuovi dettagli sulla vicenda in cui è coinvolto Luca Morisi.
I due giovani avrebbero partecipato a una festa a casa di Morisi, dove sarebbero rimasti per diverse ore.
Uno dei due ha detto di aver chiamato i carabinieri, smentendo la prima versione dei fatti che parlavano di un controllo casuale dei carabinieri, tramite un posto di blocco. Il ragazzo avrebbe chiamato i carabinieri per essere stato male il giorno dopo la festa.
Oltre ai due ragazzi e Morisi, ci sarebbe anche una quarta persona, di circa 50 anni, secondo la descrizione dei vicini.
Morisi ha chiesto di essere interrogato e si difende sostenendo di non essere mai entrato in possesso della droga dello stupro. Nella perquisizione a casa sua dei carabinieri verranno trovati circa 3 grammi di cocaina (sotto il limite per l’uso personale).
Mancano ancora parecchi dettagli per chiarire la storia: le indagini dovranno chiarire il ruolo di Morisi e i rapporti con gli altri coinvolti.
Luca Morisi è diventato famoso per aver implementato La Bestia la macchina propagandistica che ha portato la Lega a spopolare sui social, rendendo il suo leader, Matteo Salvini uno dei politici più seguiti su Facebook in Europa.
Morisi, veneto, ha 47 anni ed è laureato in filosofia. In precedenza ha avuto degli incarichi di docenza all’Università di Verona. Ha sempre lavorato nel campo dell’information technology e dei new media, come si legge sul suo curriculum.
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