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Cosa fare se il gatto vomita

Per chi ha deciso di avere un felino in casa, sapere cosa fare se il gatto vomita è una questione che inevitabilmente si presenta, essendo il fenomeno alquanto comune e non necessariamente preoccupante, esattamente come per il cane. Solitamente quando il micio è in procinto di rimettere lo si capisce da determinate movenze e per i suoni emessi: il gatto si accovaccia con il muso appoggiato a terra, e prima di far fuoriuscire le sostanze non digerite emette suoni insoliti, simili a dei colpi di tosse. Vediamo allora cosa fare se il gatto vomita senza allarmarsi, scoprire le cause alla base del malessere e le precauzioni eventuali da prendere prima di recarsi dal veterinario di fiducia.

Perché il gatto vomita?

Perché il gatto vomita? Il più delle volte si tratta di un fenomeno associato a cause per nulla preoccupanti. Una motivazione ricorrente è che abbia ingerito troppo pelo oppure inavvertitamente degli oggetti estranei che irritano l’apparato digerente e normalmente espelle attraverso il vomito. Altre volte il gatto rigurgita subito dopo il pasto, perché ha mangiato troppo velocemente e con voracità, quasi senza masticare e respirare, oppure perché il cibo era troppo freddo, o semplicemente avariato. Per evitare che mangi troppo voracemente, un’indole piuttosto comune tra i felini, si consiglia di sollevare la ciotola da terra inclinandola leggermente, oppure si può utilizzare un piccolo trucchetto, mettendo al centro della ciotola qualcosa che faccia da ostacolo, in modo tale che il gatto con questa propensione alla velocità debba necessariamente impiegare più tempo per aggirare l’ostacolo.

Cosa fare quando il gatto vomita

Dunque per capire cosa fare se il gatto vomita bisogna innanzitutto monitorare la situazione: se l’evento ricorre da una a tre volte in un mese si tratta di una reazione del tutto normale, e non c’è bisogno di preoccuparsi. La situazione invece deve destare inquietudine se il micio rimette più volte in uno stesso giorno e per diversi giorni, mostrando segni di inappetenza o se nel vomito si nota del sangue: in questo caso è opportuno andare subito dal veterinario, perché potrebbe essere la spia di un malanno serio, da un’insufficienza epatica e renale fino alla peritonite, che si può riconoscere se l’odore del vomito è simile a quello delle feci.

Se non è sintomo di altre malattie, e il micio ritorna esattamente pimpante come prima subito dopo aver rimesso, si può provare a contenere il fenomeno allungando con un po’ di acqua la razione di cibo. Se il disturbo si presenta tre o quattro volte di seguito allora è meglio tenere il gatto a digiuno per circa 12 ore, e successivamente dargli una piccola razione di cibo: se non rimette più che è tornato tutto a posto, al contrario è meglio recarsi immediatamente dal veterinario che saprà fornire la terapia adatta dopo aver effettuato la diagnosi.

Giulio Ragni

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