Durante la relazione annuale della Banca d’Italia a Palazzo Koch, il governatore Ignazio Visco ha parlato di promulgare l’economia, bocciare la flat tax e di trovarsi in accordo circa il salario minimo.
Il governatore di Bankitalia, durante le considerazioni finali della banca centrale ha spiegato che per l’anno in corso le previsioni convergono su un aumento del prodotto intorno all’1%. Il banchiere ha anche fatto il punto della situazione circa i fondi del Pnrr e sui lavori finanziati.
Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nella giornata odierna ha espresso delle importanti considerazioni finali circa la banca centrale.
“nell’affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina, così come nell’uscita dalla pandemia, l’economia italiana ha mostrato una confortante capacità di reazione”.
Queste le parole rilasciate da Visco spiegando che vi sono dei segnali incoraggianti e che devono essere ancor più rafforzati. Il banchiere ha parlato dell’emergenza pandemica e di come l’Italia sia riuscita egregiamente a superare questo forte momento di crisi.
Riguardo la crescita economica, durante la relazione discussa a Palazzo Koch si è anche parlato sul sistema tributario definito complesso:
“Una ricomposizione del prelievo che riduca il peso della tassazione sui fattori produttori può stimolare l’occupazione e gli investimenti”.
In sintesi, queste parole espresse dal governatore non significano altro che una bocciatura della flat tax, una tematica tanto cara al vice premier Matteo Salvini.
Il governatore Ignazio Visco, ha avuto voce in capitolo anche per quanto concerne la questione dei salari minimi, trovandosi in accordo con questo punto. Nei mesi passati, proprio il banchiere di Bankitalia aveva espresso parere contrario agli aumenti salariali.
Una strategia applicata in maniera tale da compensare la perdita di potere d’acquisto adducendo il rischio che si inneschi la famosa “spirale prezzi salari”.
“l’orientamento deve continuare a essere definito in modo da garantire un rientro progressivo, ma non lento dell’inflazione verso l’obiettivo”.
Secondo Visco, l’applicazione del salario minimo potrebbe essere utile al fine di rispondere a esigenze di giustizia sociale. Infatti, il governatore, ha notato che in molti, non solo giovani, non hanno una occupazione stabile con condizioni contrattuali adeguate, segnalando una crescita circa del 30% dei lavoratori con retribuzioni basse.
Riguardo i fondi del Pnrr e gli annessi lavori finanziati, secondo il governatore, lo stato Italiano è quello che ha prefissato più sovvenzioni rispetto gli altri paesi, circa 191 miliardi di euro.
“il Piano rappresenta un raro, e nel complesso valido, tentativo di definire una visione strategica per il Paese”.
Queste sono state le parole del banchiere, il quale avvisa che non bisogna perdere altro tempo.
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