Cosa rappresenta la visita del ministro degli Esteri dell’Iran al confine tra Israele e Libano

Il 28 aprile 2023, il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian ha effettuato una visita nel sud del Libano, durante la quale ha fatto una tappa in un’area che si affaccia su Israele, vicino al confine tra i due paesi. La visita è stata ampiamente riportata dai media locali, dato che è avvenuta in un momento di grave crisi in Libano. Attualmente, il Paese è privo di un presidente a causa dell’influenza di Hezbollah e della mancanza di accordo tra i partiti politici sul candidato da eleggere. Inoltre, l’esercito libanese si è recentemente impegnato nella deportazione di rifugiati siriani in Siria, una mossa che potrebbe alimentare le tensioni tra i due paesi. L’Iran ha spesso utilizzato visite come monito per i nemici della Nazione.

Abdollahian
Ministro degli Esteri iraniano Amir-Abdollahian – Nanopress.it

È stato riportato che il ministro degli Esteri iraniano, durante la sua visita al sud del Libano, ha anche fatto tappa nel villaggio di Maroun al-Ras, vicino al confine con Israele, dove ha avuto l’opportunità di parlare con i residenti del villaggio. Quest’area è stata un punto strategico per Hezbollah durante la guerra del 2006 con Israele, con una battaglia importante combattuta proprio lì. Inoltre, durante gli scontri del 2019, dopo che Hezbollah ha lanciato missili anticarro oltre il confine con Israele.

Maroun al-Ras è stato bombardato dall’esercito israeliano. Il villaggio è visto come un’area chiave per la “resistenza” di Hezbollah sostenuta dall’Iran.

Oltre a ciò è chiaro che il regime iraniano vuole lanciare un messaggio a Israele durante questo momento di tensione in Medio Oriente che ha mostrato attacchi reciproci sferrati dalle Forze di Sicurezza israeliane nei confronti delle milizie filo iraniane sostenute da Teheran, che comprendono Hamas e Hezbollah notoriamente contrapposte alle autorità di Israele.

La vista del ministro degli Esteri dell’Iran al confine tra Libano e israele

Secondo quanto riportato dal media statale iraniano Fars News, il ministro degli Esteri iraniano, prima di recarsi al confine con la cosiddetta “Palestina occupata“, ha fatto tappa a Beirut e successivamente al sud, a Maroun al-Ras. In quest’ultima località, Abdollahian ha piantato alcuni alberelli nelle vicinanze del confine.

Il ministro degli Esteri iraniano, in una dichiarazione rilasciata durante la sua visita alla zona di confine di Maroun al-Ras, ha espresso il suo omaggio alle anime dei martiri della resistenza palestinese e libanese.

In particolare, ha menzionato Imad Mughniyeh, un agente chiave di Hezbollah ucciso a Damasco nel 2008, e l’ex leader della Forza Quds dell’IRGC Qasem Soleimani, ucciso in un attacco di droni statunitensi nel gennaio 2020.

Abdollahian ha riferito: “Oggi siamo qui a Maroun al-Ras per ribadire il nostro forte sostegno alla resistenza del Libano contro il regime di occupazione sionista“.

Durante la sua visita, il ministro degli Esteri iraniano ha inoltre menzionato il suo incontro con il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.

Recentemente, Hezbollah ha facilitato l’attacco di un gruppo di membri di Hamas che hanno lanciato razzi contro Israele durante la Pasqua ebraica, provocando il lancio di 34 razzi in risposta. Inoltre, l’Iran ha incoraggiato un gruppo palestinese a lanciare razzi in prossimità del Golan.

L’incoraggiamento delle autorità iraniane nei confronti di Hezbollah

Secondo l’Iran, i gruppi di “resistenza” che sostiene, come Hezbollah, sono nella loro migliore condizione da anni, nonostante abbiano subito vittime in Siria quella stessa settimana. Inoltre, l’Iran ritiene che Israele sia in declino e ha monitorato da vicino le proteste interne in Israele, cercando di destabilizzare la Cisgiordania tramite il contrabbando di armi.

Hanno spesso cercato di introdurre all’interno dello storico conflitto con Israele altre milizie affiliate, come per esempio quelle libanesi sostenendole militarmente ed economicamente, in primis il gruppo terroristico di Hezbollah mirando all’espansione islamica.

L’Iran ha incoraggiato Hezbollah ad accrescere il proprio ruolo e la propria presenza nelle zone del Golan, ciò ha portato all’aumento della presenza e delle minacce del gruppo nella zona.

Questa attività, nota come “file Golan”, è stata oggetto di studio da parte dell’Alma Research and Education Center, che ha esaminato il ruolo di Hezbollah in questa regione e la sua intenzione di costruire infrastrutture per cellule terroristiche nel sud della Siria.

Nel 2017, durante una visita al confine, il leader della milizia sciita irachena Asa’ib Ahl Al-Haq, Qais Al-Khazali, ha fatto un giro del confine israelo-libanese. L’organizzazione MEMRI ha osservato che in un video trasmesso dalla TV irachena Al-Ahd l’8 dicembre, si vede Al-Khazali ascoltare una spiegazione sugli insediamenti israeliani al di là del confine.

Durante la visita di Qais Al-Khazali al confine israelo-libanese nel 2017, il leader della milizia sciita irachena è stato accompagnato in una vista lungo il confine con  Israele, compresa la zona del villaggio di Kfar Giladi.

Nella registrazione video trasmessa dalla TV irachena Al-Ahd, la guida di Al-Khazali ha indicato al leader iracheno i luoghi in cui i militanti hanno sparato ai Grad Rockets, uccidendo dodici israeliani nella zona vicina ai serbatoi d’acqua. La guida ha anche mostrato la strada che porta al Golan partendo dall’insediamento di Dan, spiegando che questa strada li avrebbe portati a una distanza di circa 10 km da Israele.

Kazhali dichiarò: “Siamo ora al Fatima Gate, nella città di Kafr Kila, al confine tra il sud del Libano e la Palestina occupata. Insieme ai nostri fratelli di Hezbollah, la Resistenza islamica, dichiariamo la nostra piena disponibilità a schierarci al fianco del popolo libanese e della causa palestinese contro l’oppressiva occupazione israeliana”.

Questo dimostra che già da molti anni la tattica iraniana delle minacce utilizzate come deterrente che comprendono le visite al confine o spesso anche con altre milizie sostenute da Teheran, anche con leader che dimostrano supporto alla causa islamica.

Abdollahian al confine con Israele
Abdollahian al confine con Israele – Nanopress.it

Mostra anche chiaramente la volontà del regime iraniano di spostare missili e forniture di armi verso Hezbollah ed effettuare una sorta di trinceramento dell’Iran In Siria come estensione della propria capacità militare, ma soprattutto per espandere la propria presenza ma anche per avvicinarsi al territorio israeliano e avere un raggio d’azione più ampio.

La crescente tensione tra Israele e Iran sta allarmando profondamente la comunità internazionale in quanto la possibilità che si possa verificare una guerra sembra sempre più vicina. La violenza scaturita ha generato un botta e risposta militare che rischia di sfociare in ulteriore violenza e molte autorità internazionali hanno chiesto di mantenere equilibrio e calma per evitare di aggravare la crisi globale generata dal conflitto tra Russia e Ucraina ma soprattutto per evitare sofferenza alla popolazione che dovrebbe essere tutelata piuttosto che spronata al combattimento.

Proprio per questo i vertici mondiali hanno attivato un meccanismo di supervisione e ogni mossa attuata, da entrambe le fazioni, è oggetto di massima attenzione.

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