Cosa si cela davvero dietro alla calorosa accoglienza di Biden riservata al leader Modi

Il primo ministro indiano Narendra Modi ha suscitato scalpore a New York quando ha eseguito una sessione di yoga presso la sede delle Nazioni Unite. La sessione del primo ministro ha attirato molti sostenitori, ma ha anche suscitato l’opposizione di alcune persone. Modi ha eseguito la lezione assieme a numerosissimi partecipanti tra cui nomi di spicco americani. Il leader indiano è stato accolto con enorme entusiasmo dall’amministrazione Biden e ciò non è passato inosservato.

Biden accoglie Modi alla Casa Bianca
Biden accoglie Modi alla Casa Bianca – Nanopress.it

Prima di iniziare la sessione, come rivelato da CNN e Guardian, Modi si è inchinato di fronte alla statua di Mahatma Gandhi, il leader dell’indipendenza indiana assassinato, come segno di rispetto e devozione. Durante la sessione, Modi ha sottolineato che lo yoga è per tutti, indipendentemente dall’età, dalla fede o dalla cultura, e ha invitato tutti a fare pratica.

La scelta dell’amministrazione Biden di avvicinarsi in maniera repentina all’india raccogliendo il primo ministro modi in maniera entusiasta e l’aver organizzato una cena in suo onore alla Casa Bianca, nonostante le tantissime problematiche insorte nei confronti del leader a causa della dura posizione politica assunta e per la repressione degli oppositori indiani,  ha generato malcontento incontro le associazioni per i diritti umani sostengono che il presidente Usa abbia messo il primo posto il proprio interesse e la volontà di contrapporsi all’ascesa della potenza cinese, piuttosto che la linea di politica estera da sempre sostenuta e te  del portare avanti i diritti umani anche nei paesi esteri.

Il primo ministro indiano modi ha tenuto una sessione di yoga davanti alle Nazioni Unite

Modi e la sua visita negli Stati Uniti hanno sollevato l’attenzione mediatica internazionale e numerose critiche riguardo alla scelta di Biden e adottare un atteggiamento differente rispetto alla visita di altri leader internazionali anche se il leader è stato preceduto da accuse e proteste.

Il premier indiano ha dichiarato riguardo alla sessione tenuta a New York che: “Lo yoga è un’antica tradizione indiana che è viva e dinamica”. “È una pratica portatile che può essere eseguita ovunque e da chiunque“. Modi ha sottolineato che lo yoga non è solo una pratica fisica, ma anche mentale e spirituale, in grado di promuovere la salute e il benessere a tutti i livelli.

La sessione del primo ministro indiano è stato un evento impressionante, che ha visto migliaia di persone riunirsi su un tappeto per partecipare alla pratica. Modi, che ha 72 anni, ha dimostrato la sua abilità nel corso dei successivi 35 minuti, eseguendo esercizi di respirazione, meditazione, piegamenti all’indietro e altre pose, tra cui la palma al diamante, la lepre, il mezzo cammello, il coccodrillo e la rana allungata.

Per Modi, lo yoga non è solo un esercizio fisico, ma uno stile di vita completo. Ha sottolineato l’importanza di praticare yoga regolarmente per mantenere una salute ottimale e il benessere a tutti i livelli. Modi ha anche evidenziato che lo yoga è una pratica universale, accessibile a tutti, indipendentemente dall’età, dallo stato di salute o dalla situazione sociale.

Modi ha invitato tutti a scoprire i benefici dello yoga e a praticarlo regolarmente per ottenere una vita sana e armoniosa. La sua dimostrazione ha sicuramente ispirato molti a scoprire i benefici dello yoga e ad adottarlo come parte del loro stile di vita quotidiano.

Sessione di yoga Modi
Sessione di yoga con Modi davanti alle Nazioni Unite – Nanopress.it

L’evento organizzato da Modi, primo ministro indiano, in occasione della Giornata internazionale dello yoga, ha onorato questa disciplina millenaria e ha visto la partecipazione di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Il premier dell’India ha contribuito a far designare la Giornata internazionale dello yoga come ricorrenza annuale dalle Nazioni Unite, rafforzando l’importanza di questa pratica nella cultura e nella salute mondiale.

La sessione di quest’anno ha stabilito un Guinness dei primati per la maggior parte delle nazionalità presenti, che sono state ben 135 durante la lezione di yoga. L’evento ha attirato anche numerose personalità, tra cui l’attore Richard Gere, il sindaco di New York Eric Adams e il presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Csaba Kőrösi. La partecipazione di queste personalità ha dimostrato l’importanza dello yoga nella cultura e nella salute mondiale, e il suo potenziale di unire le persone di diverse nazionalità e culture in una pratica condivisa.

Nonostante la partecipazione di numerosi sostenitori, l’evento di yoga organizzato dal primo ministro indiano Modi ha anche suscitato critiche e proteste. Circa 200 sostenitori di Modi e 50 critici sono stati tenuti separati da barriere e sorvegliati dalla polizia durante l’evento.

Modi ha affrontato numerose critiche in patria, tra cui la recente legislazione che accelera la cittadinanza per alcuni migranti, ma esclude i musulmani. Questa decisione ha suscitato molte controversie e proteste in India, poiché viene vista come una politica discriminatoria. È emerso un notevole aumento della violenza contro i musulmani e altre minoranze religiose da parte dei nazionalisti indù, una situazione che ha suscitato molte preoccupazioni globali.

La recente condanna del principale leader dell’opposizione indiana Rahul Gandhi che ha preso in giro il cognome di Modi ha acuito le tensioni politiche all’interno del paese.

Il primo ministro indiano è atteso a una cena di stato con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e la first lady, Jill Biden, giovedì sera, dopo aver tenuto una conferenza stampa con Biden e aver parlato al Congresso. Modi è noto per la sua dieta vegetariana, e sulla lista dei cibi serviti durante la cena di stato figurano piatti a base di miglio, funghi ripieni e torta di fragole.

Tuttavia, Modi arriva negli Stati Uniti in un momento in cui il Dipartimento di Stato americano ha sollevato preoccupazioni sulla situazione delle minoranze religiose in India, a causa degli attacchi subiti dalle minoranze e di alcune dichiarazioni ritenute provocatorie dai membri del partito Bharatiya Janata di Modi.

Questi problemi potrebbero essere discussi durante la cena di stato, sebbene gli Stati Uniti e l’India siano due importanti alleati.

Modi ha anche attirato l’attenzione dei media per la sua partecipazione a una conferenza stampa con Biden, una cosa che non ha fatto in India da quando è diventato primo ministro circa nove anni fa. Mentre la conferenza stampa potrebbe essere un’opportunità per Modi di discutere di questioni importanti con il presidente Biden, alcune preoccupazioni sulla sua posizione sulle libertà religiose in India potrebbero essere sollevate anche durante questo incontro.

Il premier indiano è considerato un partner strategico importante nella strategia dell’amministrazione Biden per l’Asia. L’India è la più grande democrazia del mondo e rappresenta un alleato cruciale per gli Stati Uniti in una serie di sfide globali, dal cambiamento climatico ai progressi tecnologici. Biden ha invitato Modi per una visita di stato, solo la terza della sua presidenza finora, per coltivare ulteriormente questa partnership.

La visita di Modi non è stata attuata senza  difficoltà. Mentre i funzionari statunitensi desideravano una conferenza stampa congiunta, gli indiani si sono opposti all’idea, poiché Modi evita di tenere conferenze stampa in India. Dopo lunghi e delicati negoziati, è stato raggiunto un compromesso ovvero i leader avrebbero tenuto ununo e uno“, chiamando un giornalista da ciascuna parte, invece del tradizionaledue e due”.

Nonostante queste difficoltà, la visita di Modi è stata accolta con tutti gli onori della più alta amicizia americana, comprese le truppe in marcia sul South Lawn, ampi colloqui nello Studio Ovale e una cena di stato con un menu specializzato per soddisfare la dieta vegetariana di Modi. La relazione tra gli Usa e India è considerata un perno importante nella strategia di Biden per l’Asia, e la visita a Washington rappresenta un’opportunità per entrambi i Paesi di approfondire la loro partnership strategica.

La scelta è stata descritta da molti politici ma anche analisti, come una mossa volta anche a contrastare l’ascesa di Pechino che, nonostante il viaggio di Blinken di diversi giorni, herta risentimento e rivela che la diplomazia ha assunto un momento altamente critico e si può dire ai minimi livelli storici.

La astio sembrava essersi appianato, o almeno trasformato in un percorso con il focus di avviare la ripresa diplomatica step by step, ma le parole del presidente Usa pronunciate al rientro  del segretario di Stato usa, dove ha descritto Xi Jinping come un dittatore hanno riportato il gelo nei rapporti bilaterali e l’invito obiettivamente speciale e ricevuto da modi e il successivo trattamento mettono in luce la crisi diplomatica tra le due maggiori potenze mondiali.

Come accennato in precedenza, la visita di stato di Modi negli Stati Uniti è stata accompagnata da tutti gli onori diplomatici, tra cui una cena di stato e colloqui nello Studio Ovale, Sollevando sollevando ma contento dagli oppositori del leader indiano. La richiesta di una conferenza stampa congiunta è stata oggetto di polemica e successivi negoziati tra le due parti.

I gruppi per la libertà di stampa hanno affermato di aver subito un giro di vite sulla cronaca. Tuttavia, i funzionari statunitensi hanno insistito sulla necessità di un confronto congiunto con la stampa, poiché si tratta di una prassi comune in ogni visita di stato degli ultimi due decenni.

Sono in programma molti argomenti importanti, tra cui la lotta contro il cambiamento climatico, la cooperazione tecnologica e la situazione delle minoranze religiose in India, potrebbero essere discussi durante i colloqui tra i due leader.

Anche se gli obiettivi e i propositi di questa alleanza sono effettivamente importanti a livello globale il fatto che la partnership venga approfondita e condivisa globalmente in questo preciso momento storico è un segnale che preoccupa gli esperti di politica internazionale e mostra chiaramente la posizione degli Usa e la loro volontà di primeggiare all’interno del mercato globale e superare  la storica rivale Cina.

Come ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Sullivan, la: “relazione tra gli Stati Uniti e l’India è basata sulla condivisione di valori democratici e sulla capacità di lavorare insieme per affrontare le sfide globali. Questa visione a lungo termine è radicata nella forza dei legami tra le persone degli Stati Uniti e dell’India, che saranno celebrati durante la visita di stato di Modi negli Stati Uniti.”

L’idea globale è che, essendo le due più grandi democrazie del mondo, Stati Uniti e India debbano collaborare per utilizzare al massimo le risorse in modo congiunto imponendosi nell’economia internazionale. Ci sono molte aree in cui i due paesi possono collaborare, tra cui la lotta contro il cambiamento climatico, la sicurezza cibernetica e la cooperazione economica.

Le considerazioni emerse sull’alleanza tra Washington e Nuova Delhi

Il governo del BJP, il partito di Modi, è stato criticato da alcuni gruppi per i diritti umani e legislatori dell’opposizione per la sua politica nazionalista indù e la repressione del dissenso.

Allo stesso Modi nel 2005 è stato negato il visto per gli Stati Uniti a causa del suo presunto ruolo nelle violenze anti-musulmane del 2002 nello stato del Gujarat, dove era primo ministro. Successivamente, un’indagine ordinata dalla Corte Suprema in India lo ha assolto dalla colpa.

Modi e Jill Biden
Modi e la First lady Jill Biden – Nanopress.it

Ci sono stati appelli da parte di vari gruppi per i diritti umani, legislatori e dissidenti affinché Biden sollevi le sue preoccupazioni sul record di Modi durante la sua visita di stato alla Casa Bianca. Un gruppo di oltre 70 democratici al Congresso ha scritto una lettera a Biden questa settimana esortandolo a sollevare preoccupazioni sui diritti umani quando incontrerà il leader indiano.

I funzionari chiedono che venga trattato il rispetto dei diritti umani, della libertà di stampa, della libertà religiosa e del pluralismo sono principi fondamentali della politica estera americana, come dichiarato dai legislatori nella loro lettera a Biden. È importante applicare gli stessi principi a amici e nemici per far avanzare questi valori sulla scena mondiale con credibilità. Non è, però ancora chiaro e trasparente se il presidente Biden solleverà queste preoccupazioni con Modi durante la visita di stato, dando così supporto ai mandanti della lettera.

La lettera inviata da oltre 70 democratici al Congresso a Biden è stata guidata dal rappresentante Pramila Jayapal e dal senatore Chris Van Hollen. Jayapal ha sottolineato l’importanza di garantire la libertà di stampa, la tolleranza religiosa, l’accesso a Internet e la diversità del pensiero politico.

Durante la visita di stato il premier indiano parlerà al Congresso ma tre membri del Congresso, i rappresentanti Rashida Tlaib, Ilhan Omar e Alexandria Ocasio-Cortez, hanno dichiarato che boicotteranno per protestare contro il trattamento riservato da Modi ai musulmani.

Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Sullivan ha affermato che il presidente intende parlare di diritti umani e valori democratici sia in contesti pubblici che privati. Ha sottolineato che gli Stati Uniti esprimono le loro opinioni ogni volta che vedono sfide alla libertà di stampa, alla libertà religiosa e alle violazioni dello spazio democratico. Tuttavia, non è ancora chiaro se Biden solleverà le preoccupazioni sui diritti umani con Modi durante la sua visita di stato.

Secondo un funzionario del Dipartimento di Stato, durante la visita di stato di Modi negli Stati Uniti, i due leader dovrebbero annunciare la co-produzione di sistemi militari avanzati. L’India è un importante partner della Difesa degli Stati Uniti e l’accelerazione degli sforzi di coproduzione è sottolinea l’importanza di ammodernarsi e distinguersi in questo ambito per entrambi i paesi.

L’India si sta diversificando e non dipende più da una sola nazione, come la Russia, per le armi.

Primo ministro indiano modi a Washington
Primo ministro indiano Modi a Washington – Nanopress.it

Non è stato specificato quali sistemi militari saranno annunciati durante la visita di stato.

Le discussioni tra i due leader toccheranno anche il potenziamento degli scambi educativi e prevedono nuovi passi avanti in materia di visti e presenza diplomatica in ciascun Paese. Verranno trattate questioni all’ordine del giorno per il vertice del G20, che l’India ospiterà a settembre.

La visita avviene arriva mentre Nuova Delhi e Washington sono alle prese con la crescente influenza della Cina. Biden ha incontrato Modi in diverse occasioni, anche attraverso riunioni dei leader del Quad.

Sullivan ha affermato che la visita di stato non riguardava la Cina, anche se la questione del ruolo della Cina nel dominio militare, tecnologico ed economico sarà all’ordine del giorno.

 

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