I mercati di oggi 27 marzo si sono aperti con una ricerca di riscatto dopo che 286 miliardi sono stati spostati dalle banche.
Una giornata che si apre con le dimissioni del CEO di Saudi National Bank.
I mercati stanno cercando di risalire al termine di una settimana in cui si è discusso molto sui timori della Deutsche Bank, anche se sembra rientrare il pericolo provocato dalla crisi prima della Silicon Valley Bank e poi della Credit Suisse. Una situazione incerta la quale è stata certificata dai dati resi pubblici dal Finance Financial Times, una rivista secondo la quale gli investitori americani, in sole due settimane, hanno indirizzato 286 miliardi di dollari all’interno dei fondi monetari sostituendoli ai depositi bancari proprio perché preoccupati dell’instabilità degli istituti e quindi della protezione del proprio denaro. In poche parole ci troviamo di fronte ad uno degli afflussi più grandi dopo il picco che si è verificato a causa della crisi dovuta al covid.
La settimana è iniziata in maniera positiva per la borsa di Milano la quale ha registrato un +1,47% con una quota di 26.273 punti. In diminuzione anche lo spread tra i Bund tedeschi e Btp in quanto il differenziale passa dai 189 punti di venerdì ai 184 punti attuali. Anche le borse europee stanno registrando un aumento.
La borsa di Parigi ha visto uno +1,31% con 7.107 punti mentre il FTSE di Londra segna uno + 0,97% con 7.477 punti. Il Dax di Francoforte vede uno +1,17%, mentre la Deutsche Bank arriva in cima al Dax con un rimbalzo del 6%. Situazione in contrasto è quella che si presenta nelle borse cinesi. Da una parte il Composite di Shanghai vede una diminuzione dello 0,44% con 3.251,40 punti mentre quello di Shenzhen vede un aumento dello 0,11% con una quota di 2119,18 punti.
Dopo le tensioni della scorsa ottava, le borse asiatiche stanno poco alla volta cercando di riprendersi anche se ottengono risultati contrastanti. L’indice Hang Seng di Hong Kong diminuisce dello 0,74%, mentre il Nikkei di Tokyo sale dello 0,47%. Situazione diversa per la borsa di Shanghai che vede una diminuzione dello 0,65%, mentre l’indice Kospi della Borsa coreana vede un aumento dello 0,08%.
A seguito del crollo della Credit Suisse, il presidente della Saudi National Bank Ammar Abdul Wahed Al Khudairy sceglie di presentare le sue dimissioni a causa di motivi personali. Questo è ciò che ha riferito l’agenzia Bloomberg affermando che il suo posto sarà poi preso da Saeed Mohammed Al Ghamdi il quale coprirà il ruolo di presidente dopo essersi dimesso da ad del gruppo. Talal Ahmed Al Khereiji ha ottenuto la nomina di amministratore delegato ad interim.
Nel corso di un’intervista Al Khudairy aveva affermato che la Snb, ossia l’azionista principale della Credit Suisse, non avrebbe mai accettato altri investimenti in Credit Suisse. E’ proprio questo che ha provocato il crollo in borsa con un salvataggio di UBS della seconda banca Svizzera.
La Silicon Valley Bank sarà rilevata da First Citizens Bank. Questo è ciò che riferisce la Federal Deposit Insurance Corporation che parla di una transizione al cui interno è presente anche l’acquisto di 72 miliardi di dollari di asset di Svb il quale vedranno venduti ad un prezzo scontato di 16,5 miliardi di dollari. Inoltre, il regolatore Usa, ha aggiunto che fino al 10 marzo la Silicon Valley Bank aveva ben 167 miliardi di dollari di asset e 119 miliardi di dollari di depositi. La First Citizens Bank è una delle banche più grandi degli Stati Uniti a controllo familiare.
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