“Ti facciamo ingoiare la lingua”, queste le parole sullo striscione minatorio comparso sotto casa di Federico Dimarco dopo Inter-Milan.
Dopo la semifinale di Champions League che si è disputata il 17 maggio scorso tra Inter e Milan, l’interista Federico Dimarco aveva festeggiato lanciandosi in cori contro il Milan. Cori che a quanto pare non sono stati particolarmente graditi, perché sotto casa del giocatore è comparso uno striscione minatorio davvero eloquente.
Lo striscione è comparso sul cancello della casa di Federico Dimarco, giocatore dell’Inter. Uno striscione abbastanza grande, per togliere ogni dubbio: “Dimarco pensa a giocare … o la lingua te la facciamo ingoiare”. Questo il messaggio, abbastanza chiaro e preoccupante, lasciato sotto casa del giocatore.
Ma qual è il motivo di tanto astio? I cori cantati dopo la semifinale di Champions Inter-Milan. A quanto sembra, al termine della partita Dimarco ha preso il microfono per unirsi ai cori degli interisti presenti allo stadio. Cori di festa, almeno inizialmente, che si sono poi trasformati in cori contro i tifosi milanisti.
Sfottò che, a quanto pare, non sono stati affatto graditi. Di chi sia stata l’iniziativa, comunque, non è ancora chiaro. Lo striscione infatti non presenta alcuna firma, né tantomeno è stato rivendicato.
C’è comunque da dire che subito dopo la partita, martedì sera, Dimarco ha chiesto scusa per quel comportamento in una storia pubblicata su Instagram. Il giocatore ha definito quei cori “un momento di leggerezza”, e si è scusato con tutti i tifosi milanisti che si sono sentiti offesi dal gesto.
Nonostante ciò, per quanto i cori di insulti siano da condannare, non si può accettare che per un gesto simile compaia uno striscione minatorio sotto casa di un giocatore.
Le Forze dell’Ordine, comunque, stanno continuando ad indagare per comprendere da chi sia partita l’iniziativa, obiettivo che sperano di raggiungere grazie all’ausilio delle telecamere di videosorveglianza presenti nell’area.
Come abbiamo accennato, questa vicenda presenta delle criticità da entrambe le parti. Da un lato, cori poco gentili nei confronti della squadra avversaria, che non si possono sicuramente accettare. Dall’altro, una vera e propria minaccia da condannare.
Lo spirito dello sport implica un ambiente di rispetto reciproco e fair play, sia dentro che fuori dal campo. Nel calcio e nello sport in generale, è fondamentale comprendere che non si possono accettare cori di insulto verso altre squadre o giocatori, né la presenza di striscioni minatori.
Queste azioni vanno contro i principi fondamentali dell’integrità sportiva, della lealtà e dell’uguaglianza. Il calcio e lo sport dovrebbero essere un’opportunità per celebrare l’abilità e il talento degli atleti, promuovendo l’inclusione e la diversità.
Al di là delle rivalità e delle competizioni, il rispetto reciproco è fondamentale per preservare l’essenza stessa dello sport. Gli spettatori, gli appassionati e i tifosi hanno il dovere di sostenere le proprie squadre in modo positivo, evitando comportamenti che possano danneggiare l’immagine dello sport.
Solo attraverso la promozione di un ambiente sano e rispettoso è possibile garantire un’esperienza sportiva gratificante per tutti. È compito di ogni individuo coinvolto nello sport, sia giocatori che tifosi, diffondere i valori dello sport, mostrando rispetto e solidarietà, contribuendo così a creare un clima di sportività e armonia.
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