[didascalia fornitore=”ansa”]Immagine Ansa[/didascalia]
E’ un’espressione che deriva dal latino popolare: ma sapete cosa vuol dire esattamente ‘in vino veritas‘? Il significato, così come la traduzione rimandano ad una situazione ben precisa: dietro un bicchiere di troppo talvolta si cela la verità, ossia esagerando col vino si potrebbe rivelare qualcosa di scottante. In altre parole, bere un po’ di più può portare a conseguenze indesiderate, scompaiono i filtri inibitori e si possono rivelare dei fatti che, in altre circostanze, non verrebbero mai svelati. Ma qual è l’origine di questa espressione? Cosa vuol dire ‘in vino veritas‘?
In vino veritas, significato e traduzione
‘In vino veritas‘, la cui traduzione letterale è ‘nel vino (è) la verità‘, è un antico proverbio latino entrato ormai di diritto tra i modi di dire più usati in Italiano. Il significato riguarda una condizione ben precisa, una condizione di ebbrezza: quando una persona è alticcia può facilmente rivelare qualcosa di veritiero, qualcosa che, in condizioni ‘normali’, non potrebbe rivelare mai. Questo perché il vino provoca una specie di esaltazione, un ‘piacevole stordimento’ che rilassa i freni inibitori contribuendo a farci dire (o fare) qualcosa di cui ci potremmo pentire.
In vino veritas, origine del motto latino
Premesso che nell’Antica Grecia, come successivamente a Roma, il ‘nettare di Bacco’ rappresentava una sorta di status sociale elevato (la produzione di vino costava ed implicava grande disponibilità di terreni), anche nell’antichità si conoscevano gli effetti ‘esaltanti’ del vino: già il filosofo greco Zenobio, infatti, nella sua raccolta di proverbi, cita la frase ‘ἐν οἴνῳ ἀλήϑεια‘ – ‘in vino veritas’ – col medesimo significato dell’espressione in questione, alludendo in questo modo alla pericolosità della bevanda.
Se, nella variante greca, la frase è riportata da diversi autori (Zenobio, Diogeniano e Ateneo di Naucrati, solo per citarne alcuni) in quella latina è citata da Plinio il Vecchio, Orazio e, più tardi, da Erasmo da Rotterdam. Sia i latini che i greci – riprendendo, di ‘in vino veritas‘, il significato che gli attribuiamo oggi – affermano che il vino è un ‘mezzo’ per far conoscere la verità e svelarsi come persona; alcuni filosofi però – Erasmo in primis – sostengono il contrario: eccedere col vino può falsificare la realtà, e anche se in buona fede si possono dire cose non vere. Non solo.
Discutendo su cosa vuol dire ‘in vino veritas‘, sul significato, sull’origine e sulla traduzione di questo motto latino, è interessare notare come, ad esempio nell’Antica Roma, il vino fosse appannaggio soltanto degli uomini: se questi ultimi potevano berlo solo dopo i trent’anni, alle donne era decisamente vietato; e se per Plinio il Vecchio ‘vulgoque veritas iam adtributa vino est‘, ossia ‘comunemente ormai la verità è attribuita al vino’ (Naturalis Historia), per Tibullo lenisce il dolore e per Ovidio è ‘preparatorio’ all’amore.
Cosa vuol dire ‘in vino veritas‘, dunque, è presto detto: il significato dell’espressione è semplice e sempre attuale, il vino disinibisce ed aiuta a svelarsi, rischiando di dire cose nascoste o, peggio ancora, di assumere atteggiamenti smoderati o addirittura violenti. La regola perciò è una sola: ‘in vino veritas‘, sì, ma senza esagerare.