Archiviate le prove scritte i maturandi si preparano all’orale: ecco una serie di cose da non dimenticare per affrontare gli Esami di Stato nel migliore dei modi. Il colloquio, ultima prova d’esame, è quella che gli studenti temono di più: si è di fronte ad una Commissione i cui membri esterni poco o nulla sanno dei candidati, ed è qui che anche chi ha una preparazione eccellente può ‘vacillare’ per ansia e tensione.
Seguire qualche regola di buon senso, dunque, insieme ad una serie di cose da non dimenticare, può far sì che l’Esame di Stato abbia un esito positivo per gli oltre 500mila studenti impegnati, quest’anno, a conseguire il diploma. Prima di tutto sarebbe bene informarsi, in maniera discreta, sui membri esterni della Commissione: saranno loro a condurre l’orale e sapere quali sono gli argomenti preferiti, e le modalità di interrogazione, potrebbe aiutare a sostenere un esame di successo.
Esame di Stato: ecco le cose da non dimenticare
Intanto la prima cosa da non dimenticare, per chi è in procinto di affrontare l’Esame di Stato, è che all’orale bisogna arrivare puntuali (ovviamente!) e vestiti in maniera adeguata. Ciò non vuol dire presentarsi in giacca e cravatta, ma arrivare in ciabatte o infradito può pregiudicare (e non di poco) l’esito positivo dell’esame. Detto ciò, è bene non dimenticare che la preparazione è certo importante, ma una condizione psico-fisica adeguata (ottimismo e consapevolezza dei propri mezzi) aiuta ad affrontare in modo sereno l’orale. Per questo è utile riposare bene ed arrivare al colloquio il più rilassati possibile: ripassare fino all’ultimo momento può non giovare alla lucidità che è bene avere per condurre un esame di successo.
Altra cosa importante, assolutamente da non dimenticare, è che all’Esame di Stato bisogna, sì, mantenere un atteggiamento sicuro ma sembrare troppo spavaldi rischia di trasformare la sicurezza in arroganza, cosa che, manco a dirlo, può infastidire la Commissione: se si sente ‘sfidata’ il giudizio potrebbe essere (troppo) severo e l’esito della prova irrimediabilmente compromesso. Calma e pazienza anche in questo caso, dunque, ricordando che anche l’eccessiva simpatia, ironia o sarcasmo vanno evitati come la peste.
Trattandosi di una prova orale, è più che mai importante prestare attenzione all’italiano che, durante l’interrogazione dovrà essere assolutamente impeccabile: no ai termini dialettali o troppo gergali, come neppure un linguaggio troppo aulico che rischia di essere noioso e di infastidire la Commissione – lo sfoggio di cultura, spesso, equivale ad arroganza.
Tra le cose da non dimenticare all’Esame di Stato c’è anche la ‘necessità’ di dire assolutamente qualcosa: in altre parole, vietato fare scena muta. E’ meglio ammettere di non conoscere quell’argomento, invece che accampare scuse idiote, oppure, tentare di sviare il discorso verso qualcosa su cui si è più ferrati. Insomma, parlare con un buon italiano e senza dilungarsi troppo è un ottimo modo per fare bella figura all’esame.
Ricapitolando, quindi, ecco in breve le cose da non dimenticare per superare brillantemente l’Esame di Stato:
– arrivare puntuali
– avere un abbigliamento consono alla situazione
– avere un atteggiamento educato e dimostrarsi gentili con la Commissione (è un ottimo modo per approcciare all’orale)
– mostrarsi sciolti nel parlare cercando di collegare il più possibile gli argomenti (farà capire ai professori che si è sicuri di ciò di cui si parla)
– mostrare maturità, perché è di questo, in fondo, che si tratta; è bene non ripetere i concetti a memoria ma dimostrare capacità critica, di analisi e, come dicevamo, di collegamento
– utilizzare un lessico appropriato
– evitare di essere prolissi
– mantenere sempre la calma senza provare a ‘sfidare’ la Commissione
Per il resto, se si è sicuri di aver fatto un buon lavoro, tra prove scritte, ripasso generale e cose da non dimenticare, l’Esame di Stato andrà sicuramente alla grande.
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