Cos’è e come funziona il fuorigioco semiautomatico

C’è odore di rivoluzione in Serie A e nel calcio italiano, per forza di cose. Una rivoluzione profonda e che dovrà passare da aspetti tecnici e da altri che probabilmente riguarderanno riforme costitutive. In ogni caso, nelle ultime ore, ha annunciato la decisione di applicare il fuorigioco semiautomatico a partire dal 4 gennaio su tutti i campi della massima competizione italiana. In molti si stanno chiedendo come funziona, probabilmente soprattutto coloro che non stanno assistendo ai Mondiali in corso in Qatar. Cerchiamo di spiegarvelo nei dettagli, per togliere ogni dubbio su ciò che vedremo a partire dal 2023.

cartellone Var
Il cartellone che annuncia la decisione del Var ai Mondiali di calcio in Qatar – Nanopress.it

La Serie A ora è ferma, in attesa che il Mondiale attualmente in corso in Qatar entri nel vivo e poi chiuda i battenti. A parte il terremoto riguardante l’indagine Prisma e la Juventus, c’è chi in Lega lavora duramente per rinnovare il calcio italiano. Di passi importanti ce ne dovranno essere ancora tanti, ma uno è già stato deciso e riguarda l’adozione del fuorigioco semiautomatico. La notizia è arrivata tramite le parole di Casini e una nota della Lega. Valutiamo come funziona e cosa cambierà concretamente.

Il fuorigioco semiautomatico verrà adottato in Serie A dal 4 gennaio

Se siete di quei tifosi fissati con la Serie A, innamorati di quello o di quell’altro club, probabilmente vi sarete fatti un calendario su come sarebbero andate le cose in questo strano torneo, quello del 2022-23. I primi Mondiali invernali della storia hanno spezzato la massima competizione italiana in due tronconi e in campo si tornerà dal 4 gennaio. Già con una grande novità: era nell’aria, ma ora è anche ufficiale che dal nuovo anno si utilizzerà il fuorigioco semiautomatico.

L’annuncio è arrivato direttamente da Casini, il presidente della Lega Serie A: “Siamo pronti ad applicare, anche in Italia come al Mondiale, il fuorigioco semiautomatico già dalla ripresa del campionato il prossimo 4 gennaio”.

E poi ci ha pensato anche una nota della Lega a dare una spiegazione più approfondita rispetto a come siano andate le cose: “Dopo la mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale come Lega abbiamo sentito il dovere di esaminare lo stato dell’arte e proporre delle riforme che attraversano tutti gli ambiti: dal settore sportivo, per esempio migliorare la Var, migliorare i tempi effettivi, alla valorizzazione dei giovani, elemento qualificante della riforma”.

Sicuramente il movimento italiano vuole darsi una scossa e sa bene da dove partire. Sicuramente dalla qualità, che non può più essere messa in secondo piano. E poi, di certo, dai settori giovanili e dalle strutture che sembrano essere rimasti indietro rispetto al calcio europeo e mondiale. E per forza di cose incide poi sui risultati in campo. Infine, però, ha assunto sempre più rilevanza anche la tecnologia in campo, l’utilizzo del Var. Si è trattato di una vera e propria rivoluzione, sempre più profonda, ma che non è stata ben accettata da tutti. C’è chi l’ha compresa prima, chi molto più tardi e c’è addirittura chi non lo vorrebbe affatto, in nome di un calcio più spontaneo, agonistico, meno preciso ma più emozionante.

arbitro al Var
Un arbitro al Var in Serie A – Nanopress.it

Non sarà così, perché dall’uso di uno strumento del genere sui campi non si può tornare indietro. Ma non si può nemmeno osannare sempre e comunque. E, infatti, la direzione intrapresa dalla Lega e a livello internazionale è quella di un perfezionamento della tecnologia. Proprio in tal senso, va letta l’adozione del fuorigioco semiautomatico che stiamo vedendo anche durante il Mondiale in Qatar. Cerchiamo ora di capire come funziona e perché migliorerà le cose.

Cos’è il fuorigioco semiautomatico, già utilizzato nel Mondiale in Qatar

Probabilmente è scontato sottolinearlo, ma il fuorigioco semiautomatico si basa su una tecnologia decisamente sofisticata, di ultima generazione. Si chiama limb-tracking technology perché si occupa di tracciare gli arti dei calciatori, in modo da generare immagini simultanee e il più precise possibile. Ma come farlo? Si basa essenzialmente su telecamere piazzate sul tetto di ogni stadio che si occupano di seguire la palla e tutti i calciatori in campo, rilevando di fatto 29 punti del corpo dei protagonisti nel rettangolo di gioco per 50 volte al secondo.

In questa maniera, chi sta a bordo campo riesce ad avere il tracciato perfetto di ciò che succede in campo e il grosso vantaggio rispetto ai sistemi precedentemente usati è che la decisione sull’eventuale fuorigioco sarà sempre più veloce. Ovviamente, ciò sarà possibile basandosi sulla posizione degli arti dei calciatori. Avete presente quegli omini che durante il Mondiale appaiono nei replay, riuscendo a dimostrare anche il posizionamento oltre la linea anche solo di una spalla o di un ginocchio? Ecco, stiamo parlando proprio di quello. Le decisioni saranno, quindi, estremamente precise e inequivocabili, dando poco spazio a proteste di sorta.

guardalinee
Un guardalinee che segnala un fuorigioco – Nanopress.it

Il tutto si basa su una catena di montaggio estremamente accurata. I dati del tracciamento vengono trasmessi immediatamente alla sala Var, tanto che nel giro di venti secondi è possibile stabilire se siamo davanti a una situazione di fuorigioco o meno. Il nome semiautomatico è dovuto al fatto che sarà comunque l’arbitro a prendere la decisione finale, tenendo conto ovviamente del fatto che l’accuratezza delle immagini proposte rende particolarmente semplice il processo. La tecnologia, però, non si basa esclusivamente sui dati relativi il pallone e gli arti dei calciatori interessati, ma viene anche applicata l’intelligenza artificiale che, però, dà solo un segnale di fuorigioco automatico agli arbitri piazzati al controllo video.

In quei pochi secondi, avviene anche un secondo controllo manuale incrociando il posizionamento degli arti, poi avviene la comunicazione con l’arbitro. E allora, in cosa deve incidere il direttore di gara con tutti gli automatismi che gli sono stati messi a disposizione? Beh, non sarà raro vederlo andare al Var, non per mettere in dubbio i dati raccolti, ma anche solo per giudicare se i calciatori interessati sono in posizione di fuorigioco attiva o passiva o per valutare altre situazioni che si sono verificate durante l’azione oggetto di controllo. In particolare, l’arbitro ha e avrà il compito di valutare un’interferenza con il gioco o con uno o più avversari. Per questo, il semiautomatismo sembra la via giusta da seguire per garantire un approccio tecnologico al calcio, rispettando anche i principi che lo compongono nelle sue fondamenta. E, quindi, uno sport fluido, in movimento che non può essere valutato solo con linee tracciate o istantanee di ciò che succede in un dato momento.

L’altra novità – e ve l’abbiamo accennata già prima – è il fatto che i tifosi, sia quelli presenti allo stadio sia coloro che stanno assistendo all’evento in TV, avranno a disposizione le animazioni 3D, e sta già accadendo in Qatar per il Mondiale. Il lavoro certosino tra tecnologia, sala Var e arbitro, però, non si ferma alla sola manifestazione sportiva interessata. Infatti, i dati vengono, in un secondo momento, girati ad allenatori e medici, in modo che anche loro possano modulare le loro azioni in base ai movimenti in campo.

Insomma, una rivoluzione sì, ma che va nella direzione di una gestione arbitrale ricca di dettagli ed elementi precisi, in modo da mantenere il più possibile delle decisioni fedeli alla realtà e alterando il meno possibile i tempi e le azioni di gioco. Neanche il ruolo del guardalinee dovrà risultare più povero, dato che sarà comunque lui a prendere la decisione in tempo reale. Chiaramente si andrà sempre più nella direzione di lasciar correre l’azione per non alterare eventuali marcature, tanto poi si decide comunque poco dopo. Il 4 gennaio si avvicina e non tornerà solo il calcio giocato in Italia per i club, ma esordirà anche da noi uno strumento che è destinato a cambiare, in parte, questo bellissimo sport.

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