Jim McCants pensava di dare al suo organismo un aiuto per sostenerlo con l’avanzare dell’età. Così ha cominciato ad assumere delle pasticche, integratori alimentari a base di tè verde. Purtroppo tali compresse gli hanno distrutto il fegato.
All’età di 50 anni Jim ha cominciato a prendere integratori alimentari per dare sostegno al suo fisico. Di certo non immaginava che stava avvelenandosi il fegato.
Lo ha scoperto alcuni anni dopo, quando ha cominciato a stare male.
Cercando di identificare la causa del danno epatico di Jim, i medici che lo curavano hanno escluso da subito l’alcol. “Negli ultimi 30 anni ho bevuto una confezione da sei di birra all’anno, niente vino, quindi l’alcol non è mai stato una cosa importante della mia vita,” dice Jim.
Hanno anche escluso una serie di farmaci con obbligo di prescrizione medica, perché per diverso tempo non ha avuto modo di assumerne. I medici hanno escluso da subito anche il fumo, dato che Jim, in pratica, non ha mai fumato nemmeno una sigaretta.
“Poi il mio epatologo si è concentrato su altro. Mi ha chiesto se assumevo eventuali integratori da banco”. L’uomo ha risposto che stava prendendo il tè verde in compresse, ma è rimasto scioccato pensando che la causa del suo male potesse essere proprio quella sostanza. Jim, allora 50enne, aveva lavorato per migliorare il suo stile di vita e perdere peso. Non credeva che stesse avvelenandosi!
Jim aveva iniziato a prendere l’integratore di tè verde perché aveva sentito che era un buon antiossidante e poteva dare benefici cardiaci. Inoltre era convinto che potesse aiutarlo nella perdita di peso e nella prevenzione del cancro.
“Mi sentivo bene allora”, ricorda Jim che vive a Prosper, a nord di Dallas. “Camminavo o correvo da 30 a 60 minuti, cinque o sei giorni alla settimana.” Lavorava come direttore finanziario, ma sperava di riqualificarsi come assistente medico. “Stavo prendendo due o tre lezioni alla volta, di notte e nei fine settimana”, ricorda.
Dopo circa tre mesi di assunzione dell’integratore Jim ha cominciato a stare male. Sulla cartella clinica poteva leggere la presunta causa del suo danno epatico. “E ‘stato scioccante perché avevo solo sentito parlare dei benefici di questi integratori”, ricorda Jim. “Non avevo mai sentito parlare di alcun problema”.
Dopo il suo ricovero in ospedale, e l’arrivo di una serie di esami più approfonditi Jim ha scoperto dai suoi dottori che aveva bisogno di un trapianto di fegato. Urgentemente, entro una settimana.
Jim era stordito. Triste. Scioccato da una diagnosi che mai avrebbe potuto pensare.
Dopo poco fu avvisato che era stato trovato un fegato adatto. Il trapianto di fegato ha salvato la vita di Jim. Ma quattro anni dopo ha ancora gravi problemi di salute tra cui malattie renali che potrebbero richiedere dialisi e un trapianto in futuro e dolore addominale cronico. Ovviamente deve fare controlli continui.
Perché gli integratori al tè verde sono dannosi?
Ma come mai gli integratori al tè verde sono così dannosi per alcune persone? Gli scienziati non lo sanno per certo. Poiché il tè verde è stato bevuto per migliaia di anni, gli integratori costituiti dalla sua forma concentrata sono regolamentati negli Stati Uniti e in Europa come alimenti, non come medicinali. Ciò significa che non sono richiesti specifici test di sicurezza sulla loro composizione.
“Se stai bevendo modeste quantità di tè verde puoi stare sicuro,” dice il prof Herbert Bonkovsky, direttore dei servizi epatici alla Wake Forest University School of Medicine nel North Carolina. L’esperto ha monitorato i danni legate agli integratori di tè verde per quasi 20 anni. “Il maggior rischio è per le persone che assumono questi estratti più concentrati”.
In particolare l’ingrediente potenzialmente tossico è chiamato Epigallocatechina-3-gallato o EGCG. Si tratta del più abbondante composto naturale con proprietà antiossidanti nel tè verde, facente parte delle catechine. È probabile che vi siano una serie di fattori che possono rendere un individuo suscettibile ai danni dell’EGCG. Inclusi fattori genetici o il modo in cui vengono utilizzati gli integratori.
“Di solito le persone prendono questi estratti di tè verde cercando di perdere peso, quindi spesso non mangiano”, spiega il dott. Bonkovsky. “Sappiamo dagli studi sugli animali che gli animali a digiuno assorbono una percentuale molto più elevata delle catechine rispetto agli animali grassi”.
Milioni di persone prendono gli integratori di tè verde in sicurezza. Eppure sono stati segnalati in tutto il mondo almeno 80 casi di danni al fegato legati agli integratori di tè verde. Tra questi ricordiamo il caso della diciassettenne Madeline Papineau che vive in Ontario, Canada, che ha sviluppato danni al fegato e ai reni.
Una recente indagine dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare in merito alla sicurezza del tè verde ha concluso che le catechine da bevande di tè verde sono “generalmente sicure”, ma se prese come integratori le dosi di catechina pari o superiori a 800 mg al giorno “possono porre problemi di salute”.