Incendio doloso o corto circuito. Due le ipotesi degli investigatori per l’episodio che ha distrutto l’auto di Serse Cosmi, allenatore del Trapani. Il tecnico, appena appresa la notizia e dopo aver diretto l’allenamento della squadra siciliana, ieri sera è tornato a Perugia dalla sua famiglia. L’incendio si è sviluppato poco dopo la mezzanotte di martedì a Pizzolungo, a pochi chilometri dal capoluogo dove Cosmi si è stabilito.
Il Trapani ha naturalmente accettato che l’allenatore abbandonasse temporaneamente la squadra: “Il mister ha manifestato l’esigenza legittima di avvicinarsi alla propria famiglia per qualche giorno. La richiesta è stata condivisa dalla Società”. La vicenda ha colpito moltissimo Cosmi, soprattutto la possibilità che si sia trattato di un’intimidazione lo ha messo in allarme.
I vigili del fuoco hanno fatto sapere che le fiamme sono partite dal vano batteria. Non sono state trovate tracce di liquido infiammabile. La prima valutazione, dunque, parrebbe escludere l’atto doloso e si propenderebbe per un guasto alla batteria. Gli investigatori della Digos, però, non sono convinti totalmente che dietro non ci sia la mano di qualcuno. Il tecnico è stato ascoltato in questura.
Se è vero l’anno passato il Trapani ha sfiorato la promozione in serie A, in questa stagione la squadra sta stentando. Dopo il ko interno contro il Cittadella, Cosmi aveva rilasciato alcune dichiarazioni critiche sui tifosi siciliani. Poche ore dopo, ecco l’incendio. Solo una coincidenza? I tifosi della Curva Nord hanno immediatamente preso le distanze dall’episodio. Il Trapani ha emesso un comunicato.
“La notizia dell’incendio, le cui cause sono in fase di accertamento, che ha danneggiato la notte scorsa l’auto di mister Serse Cosmi non autorizza nessuno, neanche la Società, ad esprimere commenti e valutazioni di alcun genere, ma ad attendere, com’è giusto che sia, l’esito delle indagini. La nostra Società comprende lo stato d’animo di mister Cosmi dinanzi ad un evento che a chiunque, ed a maggior ragione dinanzi a nessuna certezza, susciterebbe disorientamento e delusione, ma è questo il momento in cui è necessario più che mai stare uniti, come una famiglia quale siamo sempre stati, noi, i nostri tifosi e tutta la nostra Città”.