Si è tenuta questa mattina, a Perugia, l’udienza del tribunale del riesame che dovrà prendere nuovamente in analisi la richiesta di annullare le misure cautelari disposte dal gip su richiesta della locale Procura nei confronti di Cospito e di altri cinque indagati.
I giudici si sono riuniti nell’aula bunker di Capanne per cercare di capire se annullare le misure cautelari, a vario titolo, quali istigazione a delinquere, persino aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico in relazione ad alcuni articoli pubblicati sulla rivista Vetriolo.
Cospito collegato in video conferenza
Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto in regime di 41 bis, questa mattina si è collegato in video conferenza con il tribunale del riesame di Perugia. Chi lo ha visto ha potuto constatare di averlo trovato visibilmente provato.
Durante l’udienza, Cospito ha letto un lungo memoriale ribadendo, ancora una volta, di aver fatto la sua battaglia, contro il regime di carcere duro.
“Non sono un martire, ma lotto per la libertà”.
Questo un estratto della lettera dell’anarchico, il quale è in sciopero della fame da oltre 100 giorni per cercare di ribellarsi al 41 bis. All’esterno del tribunale, tantissimi sostenitori di Cospito, brigatisti che hanno manifestato con numerosi striscioni e slogan lanciati a favore del 55 enne detenuto presso il carcere di Opera di Milano ma che attualmente si trova ricoverato presso il Reparto detentivo dell’ospedale San Paolo di Milano.
L’opposizione della Procura
Questa mattina, a Perugia, si è tenuta l’udienza del tribunale del riesame che dovrà prendere nuovamente in analisi la richiesta di annullare le misure cautelari disposte dal gip su richiesta della locale Procura nei confronti di Cospito e di altri cinque indagati.
Per i giudici, il riesame, non ha preso in considerazione degli scritti considerati istigatori. Nel frattempo Alfredo Cospito, ricoverato presso il Reparto detentivo dell’ospedale San Paolo di Milano, in video conferenza è apparso visibilmente provato.
Durante l’udienza ha letto una lettera spiegando di non aver istigato nessuno perché non è in linea con il pensiero degli anarchici. Successivamente hanno preso parola anche gli altri 5 indagati per esprimere vicinanza e solidarietà.
All’esterno dell’aula bunker di Capanne, vi erano molti manifestanti con striscioni e slogan in sostegno di Cospito. Nel frattempo, le manifestazioni nelle grandi città non si sono arrestate. Tra le azioni di protesta da parte degli anarchici, un petardo di grosse dimensioni è stato lanciato nella notte contro un circolo del Partito democratico in via Catanzaro a Roma.