La cottura al vapore ha parecchi vantaggi. Essa si configura come leggera e dietetica e costituisce la base fondamentale per un’alimentazione sana e possibilmente anche veg. Attraverso questo metodo non si corre il rischio di bruciare i cibi. Inoltre le basse temperature che si è soliti mantenere fanno in modo che siano conservati le vitamine e i sali minerali degli alimenti. Vediamo insieme come cuocere al vapore, utilizzando i consigli e gli strumenti giusti.
I consigli
Nella cottura al vapore possiamo sostituire l’uso dell’acqua con il brodo di verdure. In alternativa possiamo aggiungere delle erbe aromatiche, come il rosmarino, la salvia e il timo. In questo modo le pietanze saranno ancora più profumate. Un trucco in questo senso consiste nell’aggiungere un po’ di vino bianco, delle spezie o del sale grosso. E’ importante che, nel corso della cottura, l’acqua nella pentola non arrivi mai a toccare i cibi. E’ bene sapersi regolare con la quantità di acqua esatta, facendo in modo che non superi metà pentola e che non sia comunque scarsa. L’acqua di cottura può essere riutilizzata o per lavare le stoviglie o per innaffiare le piante. Il cuocere al vapore si adatta specialmente alle verdure, perché sfrutta il principio del liquido in ebollizione, creando in questo modo un ambiente caldo e umido, in modo che i vegetali possano cuocere gradualmente. Così si può anche risparmiare dal punto di vista dell’energia e per quanto riguarda il tempo passato in cucina. Infatti dobbiamo tenere conto della possibilità di impilare più cestelli, per poter cucinare contemporaneamente più piatti.
Gli strumenti
Gli strumenti per la cottura al vapore sono tanti e si adattano ad ogni nostra esigenza. Il più tradizionale di essi è la pentola a pressione, ma ne esistono anche altri. Fra questi, possiamo ricordare il cuocivapore elettrico. Si tratta di un’apparecchiatura composta da due contenitori, che si mettono su una base con dell’acqua. In questo modo in basso si possono cuocere le verdure e, in alto, altri alimenti. Si tratta di uno strumento molto pratico, che può essere utilizzato anche per scaldare il riso o la pasta. Molti sicuramente conosceranno il metodo che implica l’uso di una pentola, di uno scolapasta e di un canovaccio. Lo scolapasta (che non deve essere di plastica) va appoggiato sulla pentola piena di acqua bollente. L’interno del contenitore contiene un canovaccio, che impedisce al vapore di uscire. Poi c’è anche il cesto di bambù, che ubbidisce anche ad una particolare conformazione estetica e che si adatta a coloro che hanno bisogno anche di un piatto da portata, perché riesce a far restare calde le pietanze. Al posto del cestello di bambù, se ne può utilizzare anche uno in metallo, che abbia il fondo bucherellato. E’ importante scegliere, a questo proposito, uno strumento che abbia le dimensioni adatte, per adattarsi sia alla pentola che al coperchio, in modo che il tegame possa rimanere completamente coperto nel corso della cottura del cibo. Nella scelta di quello che è più opportuno utilizzare, teniamo conto anche del prezzo: una vaporiera elettrica può costare di più rispetto all’acquisto di uno o più cestelli.
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