In aumento, rispetto alla giornata di ieri, i nuovi casi di contagio da Covid-19. Infatti, secondo il bollettino di oggi, venerdì 20 novembre, del Ministero della Salute, i nuovi contagi sono 37.242, mentre ieri sono stati 36.176. In aumento anche le vittime. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 699, mentre ieri erano 653.
I tamponi effettuati sono 238.077, in calo rispetto a ieri, quando sono stati 250.186.
Il rapporto tamponi positivi è salito oggi al 16% (più precisamente al 15,6%). Questo vuol dire che su 100 tamponi eseguiti 16 sono risultati positivi al Coronavirus. Ieri il rapporto era al 14%.
I soggetti positivi a Covid-19 dei quali si ha certezza sono 777.166, +12.109 rispetto a ieri. Il numero sale, conteggiando anche morti e guariti, a 1.345.767 positivi a Covid-19 dall’inizio della pandemia ad oggi.
Il totale di ricoverati con sintomi da Coronavirus oggi è arrivato a 33.957, +347 rispetto a ieri. I malati ricoverati per Covid-19 in terapia intensiva nelle ultime 24 ore sono 3.748, +36 rispetto alla giornata di ieri.
Le persone guarite o dimesse ad oggi sono 502.022, +21.035 rispetto alla giornata di ieri.
Anche oggi la Lombardia è la Regione più colpita da Covid-19, con 9.221 nuovi casi di contagio. A seguire, sopra quota mille: Campania (+4.226), Piemonte (+3.861), Veneto (+3.468), Lazio (+2.667), Emilia Romagna (+2.533), Toscana (+2.207), Sicilia (+1.634), Puglia (+1.456) e Friuli Venezia Giulia (+1.018).
Oggi il ministro delle Salute Roberto Speranza ha rinnovato la zona rossa per Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. L’ordinanza durerà fino al 3 dicembre, con eventuali possibili modifiche prima di quella data.
“I dati che iniziamo a ricevere lasciano intravedere la luce in fondo al tunnel ma bisogna avere un approccio prudente” ha detto Speranza.
Uno studio, prodotto da un gruppo di ricercatori australiano coordinato dall’Università di Melbourne, ha evidenziato che il numero reale de contagi Covid-19 potrebbe essere sei volte più alto di quello riconosciuto.
Maglia nera all’Italia dove, secondo lo studio, i casi reali di Coronavirus sarebbero 17,5 volte più numerosi.
Secondo quanto riportato nella prima bozza del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, l’indice Rt, calcolato sui casi sintomatici, è pari a 1,18.
Le stime hanno evidenziato che, nella maggior parte delle Regioni, l’indice di contagio Rt sarebbe tra 1 e 1,25. In alcune Regioni, invece, sarebbe addirittura inferiore a 1.
La seconda ondata di Covid-19 ha messo in ginocchio negozianti e ristoratori. Proprio per provare a far ripartire questi settori, il Governo sarebbe allo studio di un piano per allentare le misure restrittive e permettere dieci giorni di tregua dalle chiusure, per far respirare i consumi in picchiata a causa dell’emergenza Coronavirus.
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