Ancora tanti i contagi Covid in questa settimana registrati in Italia. Complice anche la concomitanza con l’influenza stagionale, che ha visto salire in alto anche il numero dei decessi, che sfiorano i 500.
Con i dati del Ministero della Salute e della Protezione civile, facciamo un attimo il punto della situazione, anche per quel che riguarda i vaccini.
Il Covid è, purtroppo, ancora presente e, come lo scorso anno, sempre nel periodo invernale, è abbinato all’influenza stagionale. Sono tante le persone che, in questi ultimi periodi, sono a casa a letto con l’influenza e non sono pochi coloro che, pur di scongiurare il pericolo, ricorrono al tampone Covid per vedere se hanno contratto o meno la malattia.
Il bollettino settimanale diffuso, con i dati di Ministero della Salute e Protezione Civile, ci mostra un’Italia che supera ancora i 50mila contagi registrati in una sola settimana. Dal 13 al 19 gennaio, infatti, sono stati registrati 51.897 nuovi contagi. Anche se sono in calo del 38% rispetto alla scorsa di settima, si tratta comunque di numeri alti.
I decessi sono stati, sempre in questa settimana, 495, anche questi in calo del 14% rispetto a 7 giorni fa. Un trend che si abbassa sì, ma che comunque deve restare sotto controllo. Il tasso di positività è calato dell’oltre 3% e si attesta al 7.6% (la scorsa settimana era all’11%).
Cala anche il numero di coloro che, anche solo per sicurezza, fanno un tampone anti Covid: 687.233 sono stati quelli registrati questa settimana, il 10% in meno rispetto alla scorsa settimana.
Ma, ovviamente, la situazione è diversa da regione a regione. Ad esempio, in Calabria, ad oggi, sono stati registrati 259 nuovi contagi e un solo decesso. Sono guarite ben 511 persone da precedente contagio. In Toscana, invece, sempre alla data di oggi, si sono registrati 343 nuovi contagi e due decessi e, sempre nelle ultime 24 ore, sono guarite anche 840 persone.
L’Istituto Superiore di Sanità, nel suo ultimo monitoraggio, segnala ancora un’incidenza in discesa: 88 contagi ogni 100mila abitanti. Anche l’Rt medio si attesta allo 0.89, in diminuzione rispetto alla settimana scorsa quando era 0,91 e sotto la soglia epidemica. Nessuna regione è davanti ad un rischio alto.
Stando sempre ad una stima fatta dall’ISS, fino al 10 gennaio, la variante Omicron era quella prevalente (su numero di persone contagiata dal Covid) al 100%, , con la sottovariante BA.5 largamente predominante. A farsi largo, ma anche se con pochi e sporadici casi (soltanto 12 registrati al momento) è l’ultima variante, Kraken.
Davanti a dati che sono in netto miglioramento, i medici consigliano, ancora una volta, di non prendere sotto gamba la questione “quarta dose” e chiedono, alle persone fragili e alle fasce d’età alle quali è fortemente consigliata, di vaccinarsi e di non rimandare oltre.
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