Calano i ricoveri in reparto ordinario e in terapia intensiva per Covid. I nuovi dati diramati dalla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere.
Secondo i dati diramati dal Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, i ricoveri in reparti ordinari e in terapia intensiva per Covid sono diminuiti del 33%. nell’ultima settimana. Un dato importante che mostra come la pandemia faccia dei passi indietro e che i livelli di contagio e di ricoveri gravi stiano, pian piano, scemando, anche se non si esclude che, nei mesi invernali, si possa verificare una nuova ondata. Sottolineata l’importanza del vaccino, come strumento per tenere sotto controllo i contagi e allentare la pressione sulle strutture ospedaliere.
Covid, calano i ricoveri nei reparti ordinari e in terapia intensiva
Diminuiscono i ricoveri in reparto ordinario e in terapia intensiva: ciò emerge dai dati diramati dalla FIASO, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere che ci dà un quadro diverso e più confortante della diffusione del virus e dei relativi ricoveri.
Rispetto alla settimana precedente, i ricoveri Covid hanno subito un calo del 19,6%, sia nei reparti ordinari che in quelli di terapia intensiva. C’è stato, inoltre, un calo dei ricoveri intensivi ridotti al 33%.
Gli ospedali, dunque, sentono meno la pressione della pandemia: il dato che emerge dalle ultime rilevazioni, aggiornate al 23 agosto 2022, è che il 33% dei ricoverati in terapia intensiva sono sprovvisti del vaccino, mentre l’80% degli stessi ha avuto l’ultima dose del farmaco più di sei mesi prima, senza sottoporsi al richiamo della quarta dose.
Nei reparti ospedalieri ordinari, i ricoveri Covid sono scesi del 18,9%. Come sottolinea Giovanni Migliore, presidente di Fiaso, sugli ospedali c’è meno pressione, anche se invita a non rilassarsi troppo, in quanto l’autunno è alle porte e potrebbe esserci una nuova ondata di contagi.
L’importanza del vaccino
Come sottolinea Migliore, è fondamentale sottoporsi al ciclo vaccinale e al richiamo della quarta dose, in modo da permettere agli ospedali di lavorare con maggiore sicurezza, dopo due anni di pandemia.
Buone notizie anche per quel che concerne i ricoveri pediatrici. Si sono, infatti, registrati dati confortanti in tal senso. La FIASO, infatti, ci comunica che le ospedalizzazioni dei più piccoli sono diminuite del 34%.
I bambini che vengono maggiormente ricoverati in ospedale sono quelli appartenenti alla fascia dai zero ai quattro anni, che rappresentano, in sostanza, l’80% dei piccoli ricoverati. I neonati sotto i sei mesi di vita, invece, rappresentano il 36%.