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Categories: Salute

Covid, calano sia i casi che i decessi: i dati GIMBE

Covid: secondo i nuovi dati comunicati da Fondazione GIMBE, sia i decessi che i casi sarebbero in calo. Ecco l’analisi nel dettaglio.

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Buone notizie, secondo quando si apprende dai dati diffusi dalla Fondazione GIMBE. Sia i casi, che i decessi legati alla diffusione del Covid, sarebbero in calo. Ecco tutti i dati emersi dall’ultima rilevazione effettuata.

Covid, in calo contagi e decessi: la rilevazione di Fondazione GIMBE

Negli ultimi sette giorni, sono calati sia i casi di Covid, sia i decessi legati al virus. A comunicarlo è il nuovo monitoraggio effettuato dalla Fondazione Gimbe, in relazione alla settimana dal 24 febbraio 2023 al 2 marzo 2023. In sostanza, sono stati registrati -9,4% in meno di contagi e -6.6% di decessi.

Oltre a ciò, è stato riscontrato che i ricoveri sono calati del -1%, mentre c’è un +3% per quel che concerne i ricoveri in terapia intensiva.

In totale, sono stati rilevati 26.658 casi rispetto alla settimana precedente, durante la quale si sono attestati a 29.438. I decessi, invece, sono stati 228 anziché 244 e l’isolamento domiciliare è stato imposto per 144.646 persone, rispetto alle 165.641 della settimana prima.

I pazienti ricoverati che presentavano sintomi sono stati 3.297 rispetto ai 3.331 della settimana precedente. Le terapie intensive, invece, salgono a 137, partendo da 133 dei sette giorni antecedenti l’ultima rilevazione effettuata dalla Fondazione GIMBE.

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Aumento dei casi in specifiche Regioni e province

Come spiegato da Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE – si è registrato un “nuovo calo dei nuovi casi settimanale”, rispetto all’aumento riscontrato la settimana precedente, anche se – tiene a precisare – che gli stessi restano “ampiamente sottostimati”.

Le Regioni più colpite sono il Molise, con un +5% e la Valle d’Aosta con un +63,2%. Nelle restanti regioni, si riscontra un calo, anche se ben 31 province sono state soggette a un incremento dei nuovi cassi. Aumentati anche i tamponi effettuati.

Pertanto, anche se i dati sono in calo – e solo in aumento in specifici contesti – non bisogna abbassare la guardia, tenendo, di conseguenza, l’intera situazione monitorata al meglio, al fine di evitare che scoppino nuovi focolai e che si ritorni ad adottare misure restrittive che abbiamo conosciuto nel corso della pandemia, durata ben due anni.

Lockdown, mascherine, restrizioni per gli spostamenti e limitazioni di altra sorta hanno cambiato il corso della vita degli abitanti del pianeta e gli assetti politico-economici, nonché sociali e culturali. Per questi motivi, è utile tenere gli occhi bene aperti, secondo gli esperti, proprio per non incappare nuovamente in situazioni di questa portata.

Daniela Caruso

Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione e in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, da diversi anni lavoro nel mondo digitale. Appassionata di disegno, canto, viaggi e di prodotti di bellezza.

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