Secondo l’ultimo bollettino diramato dal ministero alla Salute e l’Istituto superiore di Sanità riguardo la situazione Covid in Italia, sembrerebbe che l’Rt, ovvero l’indice di trasmissibilità, sia in salita però con una incidenza fortunatamente che si mantiene stabile.
Infatti, nel periodo trascorso tra il 9 e il 22 novembre l’indice di contagiosità è stato di circa a 1,14, un dato in aumento rispetto alla settimana precedente.
La situazione Covid in Italia
Secondo i dati dal monitoraggio della Cabina di regia del ministero della Salute sul Covid 19, è emerso che l’Rt, cioè l’indice di trasmissibilità è in aumento, mantenendo, però, una incidenza stabile.
Infatti, il calcolo è stato fatto su un campione di 100 mila abitanti: di questi solamente 386 sono stati contagiati nella settimana tra il 25 novembre e il 1 dicembre, contro i 388 del periodo tra il 18 e il 24 novembre.
Dalla fine di ottobre i dati aggiornati alla situazione pandemica in Italia sono a cadenza settimanale, compreso il flusso delle terapie intensive. Secondo i dati aggiornati alla giornata di ieri, 1 dicembre, è emerso che anche il numero dei ricoverati nei reparti di terapia intensiva è in aumento.
Un tasso pari a 3,2 contro i 2,5 dei dati aggiornati al 24 novembre. Come si può notare i dati sono in costante crescita a distanza di soli 7 giorni; il monitoraggio, infatti, ha evidenziato un aumento del tasso di occupazione in aree mediche, dal 12,0% al 13,3 % nell’ultima settimana.
Le regioni a rischio
Complice il freddo, il calo delle temperature, in questo periodo dell’anno la situazione pandemica, secondo gli ultimi dati del monitoraggio dalla cabina di regia del ministero della Salute, sta registrando un aumento dei casi.
Secondo gli esperti, dalla prossima settima, si dovrebbe assistere a una diminuzione dei casi anche se questo è il periodo più gettonato per i malanni e le influenze stagionali provocati dal freddo invernale. Quindi si dovranno attendere i nuovi dati per avere conferma di questa ipotesi.
Inoltre, in questa settimana sono state dichiarate 3 regioni a rischio per un alto numero dei contagi da Covid, 11 con un livello di rischio moderato e 7, invece, a rischio basso.
Negli ultimi 7 giorni, sono aumentate da 5 a 7 le regioni che hanno registrato dei numeri sopra la soglia del 15% circa l’occupazione dei reparti ordinari da parte dei pazienti Covid.
Le regioni interessate sono l’Emilia Romagna al 17,1%, il Friuli Venezia Giulia al 20,6%, la regione ligure al 27%, l’Umbri con un tasso superiore rispetto alle altre pari al 35,5%, le Marche con una percentuale del 18,6%, Valle D’Aosta al 17,9% e infine il Veneto al 16%, con una soglia lievemente superiore.